myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

Antonio Di Brino
TERMOLI _ “La politica deve fare un passo indietro sul Cosib”. Lo ha detto il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino a margine della conferenza stampa di bilancio di 9 mesi di attività di gestione della città. L’Amministrazione comunale di Termoli ha intenzione di rivendicare la Presidenza del Consorzio industriale in attesa dell’entrata in vigore della riforma varata dalla Regione Molise.

 Su questo Di Brino è stato chiaro. “In questa fase Termoli deve rivendicare la presidenza _ ha spiegato il primo cittadino _ ed indicherò un rappresentante o una rosa di nomi con il quale ci confronteremo con gli altri sindaci anche perchè la mia figura di primo cittadino è incompatibile con quella di presidente del Consorzio.

A Termoli non c’è solo il sindaco ma professionisti seri che possono sicuramente rivendicare tale incarico. Si può, infatti, indicare un gruppo di nomi con il quale confrontarmi con gli altri amministratori. E’ già in atto un dialogo ed è mia intenzione proseguire il confronto avviato evitando lo scontro con gli altri sindaci”.

5 Commenti

  1. Qualcuno ritiene che la scelta del nuovo presidente del Cosib e, quinda, la sua guida politica(?) sia un “affare” …… interno al solo PdL. Magari per risolvere problemi di equilibrio tra i vari signorotti locali o per accettare le scelte che vengono da Isernia o peggio ancora per …Ci fa specie il ruolo di un sindaco che, quantunque iscritto al PdL, dovrebbe avere il coraggio e la dignità di essere il sindaco di tutti e, soprattutto, dei suoi concittadini

  2. la storia
    il consorzio industriale è nato su D.P.R. negli anni 60 voluto fortemente allora dall’onorevole Girolamo Lapenna che chiese a tutti i sindaci di Portocannone, Guglionesi, S.Martino ecc… la messa a disposizione di terreni e sacrifici economici per far nascere e crescere un polo industriale nel basso Molise e il primo nella Regione. I Suddetti sindaci di allora non vollero aderire perché più propensi a fare agricoltura sui propri terreni ed ottenendo lauti contributi dalle casse dello stato per mezzo del ministero dell’agricoltura. I Termolesi vennero espropriati dei propri terreni ottenendo in cambio quattro soldi di contropartita. Oggi sulla pelle dei Termolesi è nato e si è sviluppato il consorzio di TERMOLI il cui territorio per il 95% apparteneva al comune di Termoli. Mi dite quindi cosa pretenderebbero Mascio, Facciolla, Antonacci e compagnia bella???! E’ come se Di Brino andasse a casa loro e direbbe che vuole lui deciderne le sorti del loro territorio