Nella celebrazione della Messa in Coena Domini del 2011, il Papa Benedetto XVI così ha detto durante la sua omelia: “ ‘Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi’. Signore, tu hai desiderio di partecipare te stesso a noi nella santa Eucaristia, di unirti a noi. Signore, suscita anche in noi il desiderio di te. Rafforzaci nell’unità con te e tra di noi. Dona alla tua Chiesa l’unità, perché il mondo creda. Amen”.
Anche nella nostra città, come in tutte le comunità parrocchiali del territorio diocesano, saranno vissute intense celebrazioni e si svolgeranno le solenni processioni per esprimere comunitariamente la propria fede eucaristica. A Termoli, in mattinata, in ogni singola comunità parrocchiale saranno celebrate le sante messe secondo gli orari propri ad ogni comunità parrocchiale, nel pomeriggio, alle ore 19.00 presso la parrocchia di S. Antonio, il vescovo Mons. Gianfranco De Luca presiederà la concelebrazione con tutti i parroci della città. Pertanto nelle restanti 8 parrocchie cittadine non ci sarà la messa vespertina. Subito dopo la liturgia seguirà la processione eucaristica per alcune vie della città fino alla cattedrale.
Per i credenti è un momento intenso di fede e di devozione. Questa è una processione unica e particolare: è Cristo stesso che, accompagnato dai partecipanti, cammina per le strade della città. Non è una statua, un pezzo ligneo, cartaceo o di altro materiale che se pur pregiati restano un’immagine, ma Cristo che transita, ascolta, cammina col suo popolo.
“Senza illusioni, senza utopie ideologiche, noi camminiamo per le strade del mondo, portando dentro di noi il Corpo del Signore, come la Vergine Maria nel mistero della Visitazione. Con l’umiltà di saperci semplici chicchi di grano, custodiamo la ferma certezza che l’amore di Dio, incarnato in Cristo, è più forte del male, della violenza e della morte. Sappiamo che Dio prepara per tutti gli uomini cieli nuovi e terra nuova, in cui regnano la pace e la giustizia – e nella fede intravediamo il mondo nuovo, che è la nostra vera patria” (Benedetto XVI Omelia del Corpus Domini 2011).