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Danilo Leva
ISERNIA _ Danilo Leva presenta proposta di legge di modifica alla regionale n. 20 del 1977 concernente “disciplina sull’organizzazione, i compiti ed il finanziamento delle pro-loco”. Il segretario regionale del Partito democratico Danilo Leva, venerdì 22 giugno, ha incontrato i vertici regionali dell’UNPLI, l’incontro è stata l’occasione per confrontarsi e per ricevere le istanze che provengono dai rappresentanti dell’Unione delle pro-loco.

A seguito del confronto con i rappresentanti dell’UNPLI, il consigliere Leva ha presentato una proposta di legge di modifica alla legge regionale n. 20 del 18 luglio 1977 che disciplina l’attività delle pro-loco. “Ormai si ravvisa la necessità di adeguare la disciplina regionale sulle pro-loco a quella della altre regioni d’Italia,- spiega Leva – onde consentire alle stesse di accedere a nuovi canali di finanziamento e di rendere più dinamica la propria attività. Infatti, le modifiche proposte alla lettera a) dell’art. 5 L. 20/77 sono in linea con l’evoluzione nazionale della disciplina delle pro-loco e la allineano a quella delle altre regioni italiane, consentendo alle Pro Loco l’iscrizione al Registro Volontariato Nazionale di cui alla legge 383/2000”.

Le motivazioni per cui a suo tempo era stato previsto nella legge regionale e nello statuto dell’ente la presenza di rappresentanti comunali quali membri di diritto nel consiglio di amministrazione, sembrano rispondere alla volontà dell’Ente Pubblico nel mentre si attivava l’Albo Regionale, di voler garantire con rappresentanti istituzionali una qualche vigilanza sulle associazioni. La legge nazionale 142/90 ha previsto la istituzione degli albi delle associazioni senza contemplare presenze istituzionali all’interno di esse. Pertanto l’adozione di un Consiglio di Amministrazione integralmente elettivo non altera i punti nodali della legge regionale né sminuisce il ruolo del Comune e il rapporto di questo con la Pro Loco.

Anzi, si passerebbe da una presenza verticistica e comunque condizionante la libera espressione deliberativa, ad un momento fondato su una condivisa collaborazione e stimolante sollecitazione di eventi e problemi. L’ulteriore modifica introdotta con la proposta di legge presentata, riguarda la lettera e) dell’art. 5, funzionale ad adeguare gli statuti delle pro-loco alla legge 383/2000 che prevede la devoluzione dei beni, in caso di scioglimento dell’Ente, a fini di utilità sociale. Infine si chiede l’abrogazione del comma 3 dell’art. 6 per destinare il contributo regionale direttamente alle pro-loco.