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«'A mazzë dù Castillë»
«’A mazzë dù Castillë»
TERMOLI _ La rimozione del simbolo della città e della “termolesità”, la “mazza del Castello Svevo” che ha campeggiato per decenni nel punto più alto della fortezza cittadina dove si trova la stazione metereologica dell’Areonautica militare, è al centro di non poche proteste tra la popolazione locale. Il Sindaco di Termoli, Antonio Di Brino, in una lettera all’Aereonautica militare, chiede che venga riposizionata al più presto nel luogo che l’ha vista per decenni.

La mazza del Castello è il simbolo della nostra identità cittadina, è stata decantata in tante poesie. Ad essa si sono stretti i termolesi in tutti i momenti difficili attraversati dalla comunità _ ha scritto Di Brino nella missiva _, in essa si sono identificati quando, costretti ad emigrare per le difficili condizioni economiche, hanno trovato nel ricordo del Castello Svevo, la forza di continuare a sperare in un ritorno a Termoli. La rimozione della «Mazze du castill» ha creato non poche proteste di cui io, in qualità di sindaco di questa città e convinto sostenitore, mi faccio portavoce affinchè la stessa possa tornare nel luogo che l’ha vista protagonista della termolesità per tanti anni”.

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6 Commenti

  1. Caro Sindaco invece di pensare a queste inezie (vorrei tanto utilizzare un sinonimo più colorito) si occupi di Via delle Tamerici e del disagio in cui viviamo da anni. Da Lei tante promesse, tanti proclami ….. tante CHIACCHIERE !!!!
    Maria Tripoli (una residente di Via delle Tamerici DISPERATA).

  2. non serve una petizione basterebbe non prendere in giro la gente: è stato proprio Di Brino & co. a votare ai tempi di Greco una mozione per liberare il catsello dall’aeronautica; oggi si è già dimenticato gli impegni presi in campagna elettorale… come dice un proverbio: il lupo perde il pelo ma non il vizio

  3. “‘A mazze du castill”
    Michela Papagni da FB:
    Quello che sapevo io invece è che “‘A mazze du castill” fosse un’espressione che intendeva la parte alta dell’edificio fatto costruire da Federico secondo…o meglio x intenderci la parte SVETTANTE che si stagliava all’orizzonte e che quindi anche da lontano riconduceva a Termoli e al suo borgo antico…quindi non una cosa messa sopra ma l’edificio stesso x la sua forma..che ,ricordiamolo a chi no ha studiato un cavolo della storia di termoli, non era una residenza reale ma + una torre di avvistamento e di difesa dagli attacchi. STAT’V BBUN!