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TERMOLI –  Il sindaco Basso Antonio Di Brino replica alle accuse mosse dall’Associazione “Amici del Borgo Vecchio”.Sono davvero deluso dalle continue critiche rivolte a questa Amministrazione dall’Associazione Amici del Borgo Vecchio ha dichiarato Di Brinosulla vicenda del mancato rinnovo della convenzione per l’utilizzo della Torretta Belvedere.

Appare ingenerosa ogni considerazione negativa, da parte di chi ha usufruito per anni a condizioni eccezionali e in maniera davvero esclusiva di una sede di quella tipologia, in quanto all’Associazione è stata data anche l’opportunità di poter usufruire della Galleria Civica: l’offerta, però, è stata rifiutata. Il presunto esodo dal Borgo, quindi, è stato assolutamente volontario. A titolo di esempio, poi, ci dovrebbero spiegare gli associati per quale ragione l’Amministrazione avrebbe dovuto garantire loro quella sede, negandola ad altre associazioni presenti sul territorio che avrebbero potuto reclamare lo stesso diritto?

Ho già avuto modo di sottolineare i risparmi ottenuti dall’Amministrazione comunale grazie al trasferimento in quella sede dell’assessorato al Turismo, quindi appaiono pretestuose e assolutamente non aderenti alla realtà anche le accuse di qualche ex consigliere comunale il quale, non perdendo tempo nell’esprimere solidarietà per partito preso, si è dimenticato troppo presto di chi ha mostrato insensibilità, qualche anno addietro, nei confronti dell’intera cittadinanza termolese.

Nel ribadire quindi l’apertura verso tutte le associazioni locali, invitiamo gli Amici del Borgo Vecchio a non offendere più sé stessi con la ridicola accusa di non poter organizzare un evento gastronomico per la mancanza della sede sociale, perché appare fin troppo chiaro lo scopo strumentale e denigratorio”.

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3 Commenti

  1. termolesità
    termolesità: termine campanilistico di colui che è costretto a dichiarare la propria identità …e vuol dir che non riesce a dimostrarlo con i fatti la propria appartenenza culturale. politica di bassa “lega”…..bassa “lega”. basta vedere come hanno ridotto termoli.

  2. Eliminare i privilegi
    Ma quale termolesità. Un gruppuscolo di sedicenti Termolesi, non tutti residenti nel borgo, che rivendicano privilegi riconosciuti solo all’aristocrazia francese prima della rivoluzione francese. Pretendono le sedi più storiche e prestigiose di Termoli mentre tutte le altre associazioni Termolesi, fatte di veri volontari, di persone che assistono poveri, diversamente abili, diseredati, ex forze dell’ordine sono costrette a riunirai nelle case private degli associati. È solo per due presepi e due sciscilli, ma andate a vongolare. Basta privilegi, se volete la sede affittate la come fanno gli altri.