L’asse ScanMed parte da Finlandia, Svezia e Norvegia per poi attraversare Danimarca, Germania, Austria, poi Italia, con la rotta principale Bologna-Roma-Napoli e Palermo-Napoli, arrivando fino alla Valletta nell’isola di Malta. Secondo la lista preliminare, l’intero corridoio conta 119 progetti nella sola Italia, di cui 62 ferroviari. Altri due progetti ferroviari sono fra Austria e Italia e sette (porti e autostrada del mare) fra Italia e Malta. In totale i progetti del corridoio ScanMed censiti dallo studio preliminare sono circa 394, in corso o pianificati, per un costo totale stimato di 144,6 miliardi. In questi giorni la Commissione europea ha stabilito l’esclusione, “in questa fase” e non in modo definitivo, della linea ferroviaria, che collega Ancona, Pescara, Foggia con Bari e Taranto, dal suddetto corridoio di trasporto transeuropeo Scandinavia-Mediterraneo (ScanMed).
Una richiesta del Gruppo RFI, quella di inserire nel progetto Scan-Med sia la linea adriatica sia il collegamento fra Gioia Tauro e Taranto, presentata allo scopo di rimuovere due importanti colli di bottiglia della rete ferroviaria del nostro Paese. Del resto la recente delibera CIPE che assegna 106 m.ni di euro per la realizzazione del 1° lotto del raddoppio della linea ferroviaria Termoli-Lesina conferma la consapevolezza della utilità, per il trasporto di merci e di persone, di una velocizzazione dei collegamenti che corrono lungo la dorsale Adriatica. La Commissione europea in un analisi tecnica ha chiarito che il piano prescelto “non può essere modificato in questa fase” e che gli Stati membri sono d’accordo nel rispettare questo principio, in particolare la Germania, il cui ministero dei trasporti ha precisato che non avrebbe accettato di aggiungere altre linee ferroviarie al piano dei corridoi già previsto nel progetto iniziale, anche se consentono solo servizi merci.
Sarà possibile, quindi, compiere delle modifiche solo “in una fase successiva”, sempre tenendo presente che tutti gli obiettivi devono essere realizzati entro i tempi previsti. Poiché questa decisone penalizza fortemente le nostre Regioni, come CISL Vi chiediamo di intervenire urgentemente e congiuntamente, per evitare un grave atto che indebolisce i nostri territori sul piano dello sviluppo e della crescita occupazionale, colmando le carenze infrastrutturali che ci separano dalla Europa. Considerando che un’importante occasione si presenta con il nuovo programma per 300 miliardi di sviluppo messi in campo dal Commissario Junker, siamo a chiederVI una Vostra comune e decisa iniziativa politica nei confronti del Governo affinché, a partire dalla fondamentale modifica del Corridoio ScanMed, l’intero progetto costitutivo della Macroregione europea Adriatico-Ionico possa rientrare nelle fonti di finanziamento per un suo decollo definitivo, a partire dalle infrastrutture.
Il Segretario Generale Abruzzo Molise Maurizio Spina
Il Segretario Generale Agg. Responsabile Molise Giovanni NotaroIl Segretario Generale Marche Stefano Mastrovincenzo
Il Segretario Generale Puglia Basilicata Giulio Colecchia
Il Segretario Generale Agg. Responsabile Basilicata Nino Falotico