In rapporto a quanto sopra scaturisce che i lavori di dragaggio e ripascimento sono stati regolarmente autorizzati e condotti nel rispetto degli atti autorizzativi, senza determinare riflessi negativi a livello di ambiente marino e, di conseguenza, sulla salute della popolazione esposta. Ho ritenuto utile informare compiutamente l’opinione pubblica su questi due episodi, al fine di dimostrare prima di tutto, con carte alla mano, la leggerezza e il pressapochismo con i quali questi soggetti muovono accuse di ogni tipo facendo rimbalzare artificiosamente sul web e sugli organi di informazione le congetture del momento, ma anche e soprattutto per attestare che al mondo c’è gente che lavora seriamente, onestamente e con indiscutibile professionalità; persone e organi dello Stato – conclude Travaglini – che troppo spesso vengono esposti ad una gogna mediatica senza fine, al solo scopo di denigrare l’amministratore di turno o di mettere in dubbio l’operato di impiegati, funzionari, dirigenti e perfino militari della Repubblica Italiana, per il solo gusto di acquisire visibilità o di perseguire scopi che nulla hanno a che vedere con l’interesse collettivo. La morale di tutta questa storia è che mentre la nostra Amministrazione sta facendo di tutto per promuovere questo territorio, c’è chi lavora alacremente per distruggerlo e denigrarlo”.