TERMOLI – Per il momento abbiamo superato la fase acuta dell’emergenza sanitaria da Covid- 19. Non sappiamo cosa succederà: alcuni scienziati ritengono probabile un nuovo picco dell’epidemia in autunno. Sappiamo invece che i tempi a venire saranno caratterizzati da crisi sociali ed economiche di grandi dimensioni.
Per non lasciare indietro nessuno sono necessarie azioni concrete ed immediate. Azioni che mettano il bisogno delle fasce più deboli della popolazione al primo posto. Pensiamo alla casa: se ne parla spesso in termini di emergenza, ma emergenza è qualcosa che arriva quando meno te lo aspetti e ti prende alla sprovvista. Le difficoltà che strati sempre più vasti di popolazione incontrano nell’aver accesso a condizioni abitative degne non sono un’emergenza: sono un problema strutturale della nostra società, presente ben prima del Covid e destinato presumibilmente ad aggravarsi, date le previsioni di disoccupazione in crescita. Molti, senza lavoro, faranno probabilmente fatica a pagare l’affitto: cosa succederà quando finiranno i contributi per l’affitto e il blocco degli sfratti? Per affrontare la questione casa c’è bisogno di buone politiche che garantiscano prima di tutto il diritto all’abitare. Di politiche pubbliche per la casa.
Proviamo a dare uno sguardo alla situazione termolese a riguardo, focalizzandoci sull’edilizia residenziale pubblica: secondo i dati dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Campobasso, al maggio 2020 a Termoli ci sono 645 alloggi popolari in cui risultano alloggiate 1659 persone (stima al ribasso). In totale dal 2017, tenuto conto anche delle procedure iniziate in epoca precedente, sono stati eseguiti nella nostra cittadina 176 accessi dell’Ufficiale Giudiziario per lo sfratto, poi rinviati. 11 invece gli sfratti effettivamente eseguiti dalle Case Popolari nell’ultimo triennio. Questo dato è solo una parte degli sfratti complessivamente eseguiti, che ammontano a 108 solo nel 2018 nella sola provincia di Campobasso.
Ciò che più di ogni altra cosa colpisce è che al maggio 2020 a Termoli delle 126 famiglie presenti in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare, 120 nuclei familiari risultino ancora in attesa di assegnazione!! Una possibilità per cominciare ad intervenire e a far scorrere la graduatoria c’è, ed è sotto gli occhi di tutti.
Si tratta della palazzina dell’Istituto Autonomo Case Popolari che si trova a Colle Macchiuzzo a Termoli, di cui alleghiamo un piccolo report fotografico (le foto sono state scattate sabato 13 giugno): articoli della stampa locale del settembre 2019 riportano che l’attuale amministrazione comunale stava allora contrattando con la Crea Gestioni per la soluzione del problema relativo all’allaccio di acqua potabile, fogna e depurazione, che sembra sia l’ostacolo che impedisce ai legittimi assegnatari (alcune famiglie tra le 120 suddette) di accedere agli appartamenti. È trascorso circa un anno da quella data: chiediamo alla politica regionale e locale, con tutta la voce che abbiamo, di fare subito!
È irrazionale e ingiusto che ci siano tante persone aventi diritto alla casa popolare in attesa da anni e che un edificio pronto per ottemperare a una parte di tale bisogno sia lasciato all’abbandono. Fate presto! Certo questo non risolverà il problema di tutte le famiglie in difficoltà, ma sarebbe quantomeno un passo in avanti.
Pensiamo sia giunta l’ora che la politica ridefinisca l’agenda delle sue priorità. E il diritto alla casa dovrebbe stare al primo posto!
La Città Invisibile/ Termoli, Sportello diritto all’abitare AsIA/ Usb e Casa del Popolo Campobasso