I difensori dei minori coinvolti nel presunto stupro di gruppo, i penalisti Roberto D’Aloisio, Antonio De Michele e Luigi Greco nel corso dell’udienza discussa davanti al Tribunale dei minori avevano sottolineato l’insufficienza di indizi a carico dei cinque ragazzi in quanto i racconti delle minorenni avrebbero presentato varie lacune.
Il Pm della Procura dei minori aveva invece chiesto nei confronti dei presunti violentatori il loro recupero in un istituto che non è stato accolto dal Tribunale minorile che ha rigettato tale richieste di ordinanza con custodia in casa di recupero. I giovani, dunque, sono rimasti in libertà in attesa del processo che comunque scatterà d’ufficio a loro carico. Nel frattempo la Procura minorile ha ripreso in mano le redini del fascicolo.
Lo scorso novembre, comunque, è stato “scagionato” da una delle giovani uno dei cinque ragazzi sotto accusa. La stessa minore, nel corso di un incidente probatorio, avrebbe dichiarato che il ragazzo non era presente al momento di uno dei vari episodi verificatisi a Campomarino nei pressi del parco del paese. Di conseguenza il diciassettenne è uscito completamente dal procedimento penale con suo grande sollievo.