MAFALDA _ Il Tar Molise, con sentenza n. 179 del 8 aprile 2010, ha annullato il provvedimento regionale n. 4 del 22.1.2009 – del servizio energia – di autorizzazione dell’impianto di produzione di energia elettrica a vapore funzionante a biomassa nel territorio di Mafalda (CB), nonché i connessi atti di autorizzazione urbanistica rilasciati dal Comune di Mafalda, impugnati con i ricorsi n. 24/2009 e 121/2009 proposti da alcuni cittadini e dal Codacons (avv.ti Ruta e Zezza).
“Esprimo soddisfazione – ha dichiarato Massimo Romano, consigliere regionale e presidente regionale di Costruire democrazia – per l’esito del giudizio con il quale il giudice amministrativo ha confermato i dubbi e le preoccupazioni di numerosi cittadini di Mafalda, di associazioni ambientaliste quali i Codacons, e di alcuni Consiglieri comunali. Ho seguito – prosegue il consigliere regionale Massimo Romano – sin dall’inizio questa vicenda e ho condiviso le preoccupazioni dei cittadini di Mafalda sui rischi per l’ambiente e per il paesaggio di un impianto di tale potenza autorizzato al di fuori dei prescritti pareri (VIA, ordinanza Tar Molise 24/09) peraltro su un’area di particolare pregio naturalistico, oltretutto con procedure urbanistiche comunali rivelatesi puntualmente illegittime”.
“Ora credo che occorra più che mai fare chiarezza sul ruolo della Regione e, in generale, sulla politica energetica che la Giunta Regionale sta conducendo in Molise, con riferimento alla palificazione selvaggia e ad altri impianti energetici e di trattamento dei rifiuti, quali l’inceneritore di Montagano, e sulla posizione dominante di alcune società che operano nel campo delle energie rinnovabili in particolare dell’eolico.”
myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
Massimo Romano: “Confermate le preoccupazioni dei cittadini di Mafalda. Soddisfazione per l’esito del giudizio. Ora è necessaria chiarezza sul ruolo della Regione nel settore energetico e degli impianti di trattamento dei rifiuti.”