Con una lettera firmata ieri mattina dal direttore sanitario Filippo Vitale, si è annullata la reperibilità degli impiegati il cui compito è quello di stilare il certificato di morte e la documentazione inerente il “nulla osta” per le salme da consegnare ai familiari per il rito funebre. In sintesi durante il fine settimana nessun dipendente dell’Azienda sanitaria è disponibile a tale compito.
Il “taglio” delle reperibilità il sabato e la domenica determina lo slittamento delle formalità burocratiche al lunedì mattina con conseguenze disastrose per imprese funebri e cittadini. In caso di malore o incidente mortale il venerdì dopo le 14 il cadavere viene bloccato in obitorio fino al lunedì successivo e, in assenza di una stanza frigorifera e con l’arrivo dell’estate, la situazione è a dir poco pesante vista la veloce decomposizione dei corpi.
“Anche la situazione igienico-sanitaria della struttura non ne guadagna” hanno dichiarato gli operatori funebri ormai in rivolta a Termoli.
È, infatti, convocata per le prossime ore una riunione urgente tra tutte le imprese della costa per discutere della problematica ormai giunta al “pettine”. Non è possibile tollerare una situazione del genere nell’imminenza dell’estate.