TERMOLI _ L’Obitorio del San Timoteo di Termoli torna sotto accusa. All’indomani delle polemiche scatenate dalle imprese funebri della città, questa volta a sollevare un problema mai risolto sono gli utenti della struttura. I parenti di Roberto Occhicone che hanno seguito l’autopsia, hanno sottolineato la situazione di estremo disagio patita durante le attese. ”L’obitorio del San Timoteo di Termoli non ha una cella frigorifera ed e’ problematico effettuare le autopsie su cadaveri a qualche giorno dal decesso perche’ in decomposizione ed e’ davvero difficile restare all’interno di questa struttura per familiari, amici e parenti tra il puzzo nauseabondo”.
La denuncia è estremamente chiara. ”Siamo sconvolti – hanno aggiunto i parenti dell’operaio a conclusione dell’esame autoptico durato tutto il pomeriggio di ieri -. E’ veramente pesante attendere quattro ore in questo obitorio ed in queste condizioni. E’ vergognoso che una struttura di questo tipo non abbia una cella frigorifera dove depositare i corpi in attesa degli esami medico-legali”.

Il problema e’ stato sollevato piu’ volte negli ultimi anni dagli operatori delle aziende funebri che, a piu’ riprese, hanno chiesto una cella frigorifera all’Asrem senza ottenere nessun risultato. “Non si capisce come mai non si provvede ad installarne almeno uno come è già avvenuto negli ospedali pugliesi _ hanno dichiarato gli operatori funebri _. Così non si può andare avanti questo è certo”.

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