L'obitorio del San Timoteo
L’obitorio del San Timoteo
TERMOLI _ Dopo una vita di travagli, spesso problemi e magari anche qualche lunga malattia, nemmeno il trapasso verso il più “tranquillo” aldilà non è questione semplice a Termoli e per la popolazione che fa riferimento all’obitorio del San Timoteo. Dopo le proteste, tuttora in corso per l’assenza di una cella frigorifera chiesta invano da anni da imprese funebri e residenti, ora è arrivata la “ciliegina sulla torta”.
Con una lettera firmata ieri mattina dal direttore sanitario Filippo Vitale, si è annullata la reperibilità degli impiegati il cui compito è quello di stilare il certificato di morte e la documentazione inerente il “nulla osta” per le salme da consegnare ai familiari per il rito funebre. In sintesi durante il fine settimana nessun dipendente dell’Azienda sanitaria è disponibile a tale compito.

Il “taglio” delle reperibilità il sabato e la domenica determina lo slittamento delle formalità burocratiche al lunedì mattina con conseguenze disastrose per imprese funebri e cittadini. In caso di malore o incidente mortale il venerdì dopo le 14 il cadavere viene bloccato in obitorio fino al lunedì successivo e, in assenza di una stanza frigorifera e con l’arrivo dell’estate, la situazione è a dir poco pesante vista la veloce decomposizione dei corpi.
 
Anche la situazione igienico-sanitaria della struttura non ne guadagna” hanno dichiarato gli operatori funebri ormai in rivolta a Termoli.
È, infatti, convocata per le prossime ore una riunione urgente tra tutte le imprese della costa per discutere della problematica ormai giunta al “pettine”. Non è possibile tollerare una situazione del genere nell’imminenza dell’estate.

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