
E’ una situazione che diventa ogni giorno più difficile e complessa e soprattutto davanti al disinteresse del governo che non ha compreso la reale portata dei problemi delle imprese agricole, c’è bisogno di politiche e strategie economiche di ampio respiro che coinvolgano tutto il sistema produttivo del Paese”. L’Italia dei Valori ritiene debba essere valutata l’opportunità di introdurre ulteriori interventi, a sostegno della filiera agricola ed in particolare per la competitività del settore agroalimentare e nella pesca per i prodotti del Made in Italy migliorando la competitività dei sistemi agricoli ed agroindustriali, in un contesto di filiera, attraverso l’introduzione di innovazioni, il rafforzamento delle funzioni commerciali, la gestione integrata in tema di qualità, sicurezza ed ambiente, anche al fine di ridurre il quantitativo di rifiuti da smaltire, il consumo delle risorse naturali e il potenziale inquinante.
Nell’ottica della salvaguardia della qualità e di tutela degli operatori e dei consumatori, i sottoscrittori hanno avanzato al governo la richiesta di emanare uno specifico provvedimento volto ad estendere l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti agroalimentari istituendo un sistema obbligatorio di tracciabilità della filiera, intendendosi per tale l’insieme di atti e di procedure diretti ad assicurare la conoscenza del luogo di origine e di provenienza di un prodotto, nonché a garantire la trasparenza. Oltre questo chiede al governo centrale di assumere iniziative necessarie a smantellare e a definire una normativa penale adeguata per colpire i gravi fenomeni di criminalità organizzata che si registrano nel mercato del lavoro agricolo. “Le imprese devono fronteggiare una situazione pesantissima – ricorda la Di Giuseppe – i costi produttivi sono arrivati a livelli insostenibili, gli oneri sociali sono sempre più gravosi, mentre i prezzi sui campi continuano a scendere in maniera preoccupante e gli adempimenti burocratici creano non poche difficoltà. I redditi, nonostante la crescita del 2008, scontano i crolli registrati negli ultimi anni. Le risposte del governo sono state parziali, riduttive o sbagliate”.
Una delle condizioni per il rilancio del settore – si legge nel testo – potrebbe passare attraverso l’azione mirata ad incentivare e motivare l’ingresso dei giovani nell’imprenditoria del settore e quindi favorire un auspicato ricambio generazionale e l’aumento delle dimensioni delle imprese agricole; Anche l’aggregazione tra gli agricoltori dovrebbe essere visto come nuovo strumento di sviluppo, al fine di creare migliori condizioni di competitività, attraverso un maggiore e coordinato controllo dell’offerta, sia da un punto di vista logistico che di specializzazione del lavoro.
I sottoscrittori della mozione chiedono di adottare le opportune iniziative normative al fine di stabilizzare le agevolazioni contributive per le imprese agricole operanti in determinate zone svantaggiate e prevedere una loro estensione a tutte le piccole e medie imprese agricole e di prestare maggiore attenzione alla dimensione problematica degli infortuni in agricoltura, anche al fine di elevare la sicurezza dei lavoratori e la qualità del lavoro in questo settore. Si devono attuare opportune iniziative per il ripristino dello stanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, al fine di dare piena attuazione ai meccanismi di gestione del rischio in agricoltura per far fronte ai sempre più frequenti e devastanti cambiamenti climatici. In ultimo è importante che si individuino le risorse necessarie per consentire il rifinanziamento del Fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticola-saccarifera, sostenendo allo stesso tempo, in via prioritaria, alcuni settori strategici soprattutto per lo sviluppo ed il rilancio dell’agricoltura del Mezzogiorno, tra cui il settore ortofrutticolo, vitivinicolo e cerealicolo, con l’ obiettivo di sostenere alti standard di prodotto idonei a soddisfare i requisiti del mercato su tutto il territorio.
IdV Molise