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“L’Italia si ferma – hanno spiegato i manifestanti – si ribella e scende nelle strade e nelle piazze per dire basta ai politici. Rivogliamo la sovranità popolare e monetaria, no al governo di nominati. Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato, anche con le mazze e le pietre”.
“Siamo qui per ribellarci a politici e sindacati che ci stanno vendendo al miglior offerente – ha detto un agricoltore -. Questo è uno sciopero pacifico, ma è giunto il momento di fare qualcosa. Vogliamo una nuova nuova legge elettorale con amministratori votati dal popolo. Saremo qui a oltranza fino a quando non avremo raggiunto l’obiettivo”.
“Sono qui perché c’è in ballo il nostro futuro – ha dichiarato uno studente – perché credo che per noi il lavoro sarà solo un miraggio. Chiediamo che il governo cominci a fare il suo dovere, cominci ad ascoltare la gente altrimenti se ne vada a casa. Ci siamo abituati al torpore al punto da non prendere atto che se noi non facciamo qualcosa le cose non cambiano”.