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Video intervista.

Termoli: Presidio della Protesta davanti casello A14
Termoli: Presidio della Protesta davanti casello A14
TERMOLI – Aumenta sempre di più la protesta a Termoli iniziata ieri con un presidio davanti il casello dell’A-14 tra autotrasportatori, operai, agricoltori e studenti. Gli autisti, si fermano per qualche ora in zona per poi riprendere il lavoro aderendo alla manifestazione iniziata ieri ma che proseguirà fino a venerdì prossimo.  Circa 20 i tir fermi, insieme ad alcuni trattori, dalla mezzanotte di ieri sulla statale 87 in adesione alla protesta nazionale indetta dal Coordinamento di persone stanche dell’attuale politica e della mancanza di riforme in grado di risollevare il Paese dalla gravissima crisi economica.

L’Italia si ferma – hanno spiegato i manifestanti – si ribella e scende nelle strade e nelle piazze per dire basta ai politici. Rivogliamo la sovranità popolare e monetaria, no al governo di nominati. Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato, anche con le mazze e le pietre”.

“Siamo qui per ribellarci a politici e sindacati che ci stanno vendendo al miglior offerente ha detto un agricoltore -. Questo è uno sciopero pacifico, ma è giunto il momento di fare qualcosa. Vogliamo una nuova nuova legge elettorale con amministratori votati dal popolo. Saremo qui a oltranza fino a quando non avremo raggiunto l’obiettivo”.

“Sono qui perché c’è in ballo il nostro futuro ha dichiarato uno studente perché credo che per noi il lavoro sarà solo un miraggio. Chiediamo che il governo cominci a fare il suo dovere, cominci ad ascoltare la gente altrimenti se ne vada a casa. Ci siamo abituati al torpore al punto da non prendere atto che se noi non facciamo qualcosa le cose non cambiano”.