Non ci arrenderemo mai”, l’eco della lotta degli agricoltori contro i costi di produzione.

TERMOLI – La voce degli agricoltori si alza forte tra le strade di Termoli, portando al centro dell’attenzione una questione tanto antica quanto mai attuale: la sopravvivenza della civiltà del grano. Nicola Occhionero, agricoltore di Ururi, rappresenta oggi la voce di un settore in lotta, deciso a non cedere di fronte alle difficoltà. “La millenaria civiltà del grano rischia di scomparire per sempre a causa dei costi di produzione sempre più elevati. È una vergogna,” afferma Occhionero, sottolineando il profondo senso di delusione che pervade la comunità agricola.

La protesta, che vede una sfilata di trattori da Termoli fino a San Martino, non è solo una dimostrazione di forza, ma un tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una realtà spesso trascurata. Gli agricoltori, definiti da Occhionero come i “pari” della società italiana, rivendicano un ruolo fondamentale non solo per l’economia, ma anche per la preservazione del paesaggio e dell’identità rurale del Paese.

“Se si colpisce l’agricoltura si colpiscono anche questi territori, questi paesaggi rurali,” continua Occhionero, evidenziando come l’attacco al settore primario sia un danno a tutto tondo per la società. Alla domanda su quanto durerà la protesta, la risposta è chiara e decisa: “Ad oltranza. Noi non ci arrenderemo mai!”.

Con questa determinazione, gli agricoltori di Termoli e dintorni si apprestano a continuare la loro battaglia, nella speranza di riacquistare la dignità e il riconoscimento che meritano. La loro è una lotta non solo per la sopravvivenza di un settore, ma per la conservazione di un’identità culturale e storica che appartiene a tutta l’Italia.

Intervista di Antonella Salvatore a Nicola Occhionero, agricoltore di Ururi.
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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.