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Mila Pascucci
Ginetta Mila e Arianna Pascucci dell’Airino Basket Femminile
TERMOLI – Con qualche giorno di ritardo rispetto al classico martedì, ecco la terza intervista alle ragazze della nostra società. A nostra disposizione abbiamo avuto questa volta Ginetta Mila (per tutti Gina) e Arianna Pascucci

Nome e Cognome 
(G=Gina; A=Arianna)
G: Ginetta Mila (chiamata da tutti Gina)
A: Arianna Pascucci
Data di Nascita
G: 9 Aprile 2004
A: 23 Novembre 2002
Quando hai iniziato a giocare a basket e perché?
G: Ho iniziato 6 anni fa. Prima praticavo ginnastica artistica. Un giorno sono andata al palazzetto a vedere una partita di serie C e ho deciso di volermi dedicare anche io a questo sport.
A: Ho iniziato 4 anni fa. Lo devo al fatto che nella mia famiglia giocava a basket mio zio Vincenzo e giocano mio cugino Angelo e mio fratello Alberto.
Quale campionato disputate?
G: Under 14, che è un campionato misto e under 18 Femminile
A: Under 18 Femminile
Come è il rapporto con la squadra?
G: Bellissimo. Ho conosciuto tante nuove amiche con le quali condivido tutto.
A: È un ottimo rapporto. Soprattutto in virtù del fatto che le mie compagne di squadra mi hanno aiutato e mi aiutano ad aprirmi.
Mi descrivi cosa è per te il basket?
G: Per me il basket è passione, famiglia, sogno, gioia, allegria, divertimento.
A: Per me il basket è passione, amicizia e impegno.
Segui il basket? Se si, cosa?
G: Seguo la serie A Femminile.
A: Anche io, la serie A Femminile.
Hai un idolo sportivo nella Pallacanestro?
G: Si. Ne ho due nella Pallacanestro femminile che sono Cecilia Zandalasini, Giorgia Sottana e Francesca Dotto. Ne ho uno anche nella Pallacanestro Maschile: Massimo Di Lembo, giocatore dell’Airino in serie C nonché mio allenatore in under 14.
A: Anche io, come Gina, ne ho sia per la pallacanestro femminile sia per quella maschile. Per quanto riguarda quella femminile, condivido i nomi di Cecilia Zandalasini e Giorgia Sottana. Per la maschile ho un occhio di riguardo per mio fratello Alberto.
Classica domanda. Il basket è uno sport anche per donne o no? E perché?
G: Si, è uno sport per donne ovviamente. Prima cosa perché se hai un sogno devi inseguirlo senza ascoltare i giudizi della gente. In secondo luogo perché le emozioni che regala il basket devono poterle provare sia uomini che donne.
A: Io penso semplicemente che se è la passione a muovere una persona nello sport, questo deve poter essere praticato sia a livello maschile sia femminile.
Mi dici 3 motivi per cui una ragazza dovrebbe scegliere il basket?
G: 1. Perché ti permette sicuramente di fare nuove conoscenze; 2. Perché ti permette di non pensare quando hai pensieri per la testa ed è quindi una valvola di sfogo; 3. Perché ti aiuta a crescere nell’organizzarti la giornata, ti aiuta a non mollare nelle difficoltà, ti aiuta a essere sempre più motivato nel migliorarti.
A: 1. Aiuta, per chi come me è un po’ timida, ad aprirti; 2. Perché regala momenti unici; 3. Perché ti insegna a non arrenderti.
Ultima domanda. Oggi avete vinto contro Chieti e avete terminato il vostro campionato. Un bilancio?
G: Sono soddisfatta. L’ unico rimpianto è che potevamo fare meglio soprattutto perché nei momenti di difficoltà invece di reagire spesso ci siamo sottovalutate.
A: Personalmente so che avrei potuto fare sicuramente qualcosa di più. Dal punto di vista generale sono contenta perché nel bene e nel male abbiamo sempre cercato di affrontare le partite con senso di squadra.

Rubrica Airino.iT
Ideata da Cristina Catalini
Curata da Francesco Martinelli
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