Durante l’incontro con il senatore Michele Fina, il focus si è concentrato sulla Gigafactory e la crisi del settore motori a Termoli.
TERMOLI – Venerdì 4 ottobre, durante un incontro organizzato dal PD Molise al quale ha partecipato il senatore abruzzese Michele Fina, sono emerse forti preoccupazioni riguardo alla situazione della fabbrica Stellantis di Termoli. Manuela Vigilante, consigliere comunale di Termoli, ha espresso un severo monito al presidente Roberti, mettendo in luce le criticità attuali e le incertezze future del sito industriale.
“Ho sorriso sarcasticamente all’annuncio del presidente Roberti di un nuovo sito. Dovrebbe più preoccuparsi di quello che abbiamo, di quello che sta accadendo a Stellantis dove si rischia la chiusura ed essere vicino alle famiglie di lavoratori che stanno vivendo momenti di vera preoccupazione”, ha dichiarato la Vigilante. Le sue parole hanno sottolineato l’urgenza della situazione e l’importanza di un intervento immediato da parte delle autorità competenti.
La Vigilante ha inoltre invitato il presidente Roberti a prendere parte agli incontri dedicati alla questione, evidenziando come il progetto della Gigafactory sia a rischio, insieme a un trend negativo nella produzione di motori a Termoli, dove i lavoratori già prima del periodo estivo stavano affrontando la cassa integrazione. “Le prospettive non sono rosee. Se non si ha una inversione di tendenza si rischia di arrivare al 2028 allorquando non ci saranno più motori da produrre. E se non si riesce a realizzare la gigafactory rischiamo la chiusura dello stabilimento. Spero come tutti che così non sia anche perché ACC nelle riunioni ha parlato solo di sospensione del progetto”, ha aggiunto.
Anche Vittorino Facciolla, consigliere regionale del Pd, ha espresso preoccupazione, sottolineando l’importanza di evitare la delocalizzazione della Gigafactory. Ha definito “di una gravità inaudita” il trasferimento dei fondi Pnrr assegnati dal Governo Draghi, evidenziando come tali risorse fossero cruciali per il futuro dello stabilimento.
L’incontro si è concluso con un appello unanime a mantenere alta l’attenzione sulla questione, nella speranza che le istituzioni possano intervenire tempestivamente per scongiurare un epilogo negativo per l’industria termolese e i suoi lavoratori.