Appuntamento giovedì 27 luglio, dalle 21.15 a Largo Tornola, con le proiezioni dei primi lavori in gara. Dalla forza evocativa del teatro ai sentimenti di un astronauta perso nello spazio fino ai rapporti familiari da poter riparare, dall’attenzione all’Alzheimer alla storia della comunità LGBTQ negli ultimi trent’anni, poi tra i writers nel mondo dei graffiti.
TERMOLI – Si accendono le luci sul cinema indipendente a Termoli, inizia l’Alta Marea Festival: nel borgo antico a Largo Tornola (dalle 21.15, ingresso libero) la prima serata del festival con la proiezione dei primi sette cortometraggi in concorso. Per partecipare alla serata l’ingresso è libero su prenotazione (a questo link: https://qrco.de/bdhi7D). Protagonisti giovani registi fuori dagli schemi tradizionali, storie dai punti di vista originali per guardare il mondo e il territorio, attraverso le arti come il teatro e la musica. La rassegna cinematografica diffusa si terrà in diversi luoghi di Termoli fino a sabato 29 luglio, è ideata dal regista Antonio De Gregorio, che ne è anche direttore artistico.
Il primo giorno di Alta Marea Festival parte subito con un programma ricco di storie. Sullo schermo si alterneranno sette cortometraggi in concorso, con titoli da tutta Europa. Il primo sarà “Chiusi Fuori” di Giorgio Testi, con Colin Firth e Stefano Accorsi, un omaggio alla forza del teatro, nato dall’incontro tra i due grandi attori internazionali e dalle riflessioni nel settore durante il primo lockdown. Segue “As duas em Lisboa” di Maria Messina, che esplora il mondo dei writers e cosa significa essere una donna, anche tra i graffiti dell’underground. Sarà presente la regista, che incontrerà il pubblico. Ancora, il racconto del reale lascia spazio alla finzione per toccare corde intime, con la storia di un astronauta disperso nello spazio dopo un terribile incidente che cerca contatto con la propria amata, raccontata in “Bring me home” di Nikolas Mengel. La serata prosegue sullo schermo con Alessandro Haber e Giuliana de Sio, protagonisti di “Ieri” di Edoardo Paganelli, che affronta il tema della malattia della memoria, l’Alzheimer, e con “Si mai no ens haguéssim separat”, il cortometraggio girato in analogico da Marc Esquirol Cano (che interverrà per presentare il film) sulla dipendenza emotiva. Infine, “Il Piccolo Golem” di Federica Quaini racconta la storia di Viola e suo padre che, mentre cercano di restaurare una piccola scultura di argilla, dono di un giovane Pasolini, finiscono per “riparare” una ferita aperta da tempo. Infine “The Bower” di Marco Alessi, fa luce su come l’atteggiamento nei confronti della comunità LGTBQ+ e dell’HIV sia cambiato negli ultimi trent’anni.
Il festival continua oltre il cinema, con eventi speciali nella serata, come il concerto della cantautrice romana Valentina Polinori, alle 23 in Vico Tornola III. Non ultimo, durante tutta la durata della rassegna ci sarà spazio anche per l’arte: in programma la mostra delle opere prodotte in Molise durante una residenza d’artista organizzata dal festival dal titolo DOMA e la mostra fotografica diffusa di Antonio Ragni dal titolo “The bee is not afraid of me”, un’installazione fotografica che mostra il tentativo di riappacificazione tra l’autore e fotografo, molisano di nascita e milanese d’adozione, e la sua città.