Per fortuna, però, i compagni di vacanza hanno letto subito il disperato messaggio del loro amico e prima hanno allertato il servizio di pronto intervento 112 dei Carabinieri, poi hanno raggiunto tempestivamente la caserma dei Carabinieri di Campomarino per cercare di comprendere e verificare in primo luogo se quel grido disperato fosse vero, e poi per attivare i soccorsi al sol fine di evitare il peggio.
I militari dell’Arma di Campomarino ed i colleghi della Compagnia di Termoli, si sono così immediatamente attivati per cercare di rintracciare l’uomo, ma i suoi telefoni cellulari erano spenti. L’aspirante suicida, in più, già da tempo aveva lasciato la casa familiare e quindi la sua ricerca, nonostante lo scorrere disperato dei secondi, appariva subito difficoltosa. I Carabinieri hanno setacciato tutte le tracce sul social network e sulle banche dati per cercare ogni possibile traccia lasciata dal 49enne, un imprenditore romano; grazie ad alcune foto si riusciva a capire che la sera precedente era stato in un locale della capitale e quel particolare è bastato ai militari per contattare la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Roma, al fine di operare una ricerca a ritroso di tutti i luoghi frequentati dall’uomo al suo rientro nel capoluogo laziale, prima di postare il messaggio di disperazione. Dopo un’ora di ricerche, fortunatamente, i Carabinieri della Stazione di Roma Gianicolense sono riusciti ad individuare un’abitazione che il quarantanovenne aveva preso in affitto.
Dopo aver bussato alla porta, i militari hanno rintracciato l’interessato che ha aperto loro la porta in stato confusionale. Subito sono stati allertati i soccorsi medici e l’uomo è stato trasportato in ospedale poiché, così si è accertato successivamente, aveva assunto una forte dose di antidepressivi. Immediato il suo ricovero all’Ospedale San Camillo di Roma dove il 49enne è stato ricoverato, fortunatamente non in pericolo di vita.
Ora l’imprenditore sta bene e quello che importa è che una vita è stata strappata ad un amaro destino grazie anche all’impegno, alla reattività ed all’intuizione dei Carabinieri che, in una operazione congiunta e capillare, si sono adoperati per evitare una tragedia annunciata.