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Antonella-Monaco

TERMOLI – Antonella Monaco, ingegnere industriale specializzata in sicurezza ed efficientamento energetico, si presenta come candidata alle prossime elezioni di Termoli con la lista civica “Termoli Insieme” insieme a Nico Balice. Professionista affermata, Antonella spiega le motivazioni della sua scelta di entrare in politica.

“Allora, ho deciso di fare politica per dare un sostegno reale alla mia città, dove vivo ormai dal lontano ’75, quindi mi reputo termolese d’adozione”, spiega Antonella Monaco. “Soprattutto, voglio rendere più vivibile la mia città, affinché ci sia maggiore tranquillità, dove le persone possano esprimere quali sono i problemi, quali sono, tra virgolette, le magagne che ci sono per poterle poi eliminare e rendere questo momento di incontro con la popolazione un momento di serenità e di accoglienza”.

Tra i temi che le sono particolarmente cari c’è sicuramente l’ambiente. “Sì, esatto. Io ho in primis l’obiettivo di migliorare l’ambiente in cui viviamo, eliminando tutte le caratteristiche che potenzialmente potrebbero portare delle patologie serie, visto l’alta incidenza dei tumori nell’ultimo periodo. Tra queste, non ultima, c’è la rimozione completa dell’amianto. Le palazzine o le case datate anni ’40-’50 ne sono piene. Purtroppo, l’amianto è un problema serio. A questo si abbina la potenzialità di efficientamento energetico, migliorando le condizioni con l’installazione di pannelli solari e, per esempio, con l’efficientamento delle caldaie a condensazione, risparmiando e riducendo il buco dell’ozono. Il risparmio si sente e finisce nelle tasche dei termolesi”.

Quando si parla di tetti fotovoltaici, Antonella precisa: “Sì, si parla di tetti fotovoltaici e anche di eolico, fino ad un certo punto. Tra le possibilità dell’efficientamento energetico c’è anche l’eolico, perché ha dalla sua la potenzialità del vento”.

Oggi si discute anche di mini-eolico senza pale? “Senza pale, esatto. Era quello che volevo proporre, perché con le pale abbiamo: uno, un impatto ambientale particolare, e poi anche visivo; due, con l’eolico senza pale, possiamo migliorare la capacità della città di recuperare energia elettrica prodotta dal vento, abbassando i costi effettivi che la nostra città subisce sotto questo profilo. Già c’è stato un miglioramento con l’illuminazione a LED, ma questo non è sufficiente. Dobbiamo migliorare le potenzialità. A casa, lo dico sempre, è inutile tenere tutti i modem accesi perché consumano corrente. Spegnere la ciabatta consente un risparmio di 150-200 euro l’anno. Se lo spalmi sulle varie famiglie, sono soldi. Qui lo stesso discorso: l’impatto ambientale viene promosso in modo sicuro. Quindi, da un lato c’è la sicurezza, perché c’è l’assenza del pericolo e del rischio; dall’altro c’è la tutela dell’ambiente”.

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