myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

È piaciuto l’intermezzo musicale di voci e musiche folk locali e conquistato tutti l’esilarante monologo di Anna Catalano che ha spopolato tra il pubblico presente insieme ad Anna Gina Costantino e Maria Turdò protagoniste de la “piece” Le due comari.
È stata una serata, presentata dalla giornalista Antonella Salvatore, fortemente voluta da Metere che, quest’anno, ha voluto dare spazio e voce ai talenti della città nella poesia.
Ad aprire «’ma ssère ce parle termelèse», il Sindaco Angelo Sbrocca che ha sottolineato l’importanza di eventi dedicati al vernacolo e ad artisti locali. La “termolesità” va tutelata e soprattutto trasmessa alle nuove generazioni.
A salire subito sul palco, Severo Metere che ha declamato 4 poesie, seguito da Roberto Cappella che ha parlato della sua passione per le liriche in dialetto sin da quando era piccolo. La sua presenza è stata una scoperta per il foto pubblico presente ottenendo molti consensi. Poi Sebastiano Di Pardo che, tra pathos e momenti più “leggeri”, ha dedicato la prima parte delle poesie alla storia dei Fratelli Brigida. Lucia Marinaro è salita sul palco con grande sicurezza declamando le sue poesie dedicate alla casa, alla mamma, ai venti che si incanalano tra i vicoli del centro storico, ai dolori dolci.
A salire subito sul palco, Severo Metere che ha declamato 4 poesie, seguito da Roberto Cappella che ha parlato della sua passione per le liriche in dialetto sin da quando era piccolo. La sua presenza è stata una scoperta per il foto pubblico presente ottenendo molti consensi. Poi Sebastiano Di Pardo che, tra pathos e momenti più “leggeri”, ha dedicato la prima parte delle poesie alla storia dei Fratelli Brigida. Lucia Marinaro è salita sul palco con grande sicurezza declamando le sue poesie dedicate alla casa, alla mamma, ai venti che si incanalano tra i vicoli del centro storico, ai dolori dolci.
La seconda parte dell’evento ha visto Roberto Cappella, Sebastiano Di Pardo e Lucia Marinaro declamare altre 4 poesie termolesi tra risate, ironia e momenti coinvolgenti. Ha chiuso l’evento Saverio Metere con una delle sue liriche termolesi più note: “Matizje” tra gli applausi scroscianti del pubblico.