MassereTermolese2018
Da sinistra, Antonella Salvatore, Saverio Metere, Lucia Marinaro, Sebastiano Di Pardo e Roberto Cappella (Foto e Video)
TERMOLI – Applausi e divertimento in Largo Tornola a Termoli per «’ma ssère ce parle termelèse» (questa sera si parla termolese), l’evento dedicato alle poesie in vernacolo termolese ideato dall’architetto, scrittore e poeta della città, Saverio Metere. Il progetto, patrocinato dal Comune di Termoli, ha visto la partecipazione di Roberto Cappella, poeta emergente tra i vernacolisti locali; Sebastiano Di Pardo, anch’egli noto in ambito locale per i suoi lavori in termolese; Lucia Marinaro poetessa molto apprezzata della città.

È piaciuto l’intermezzo musicale di voci e musiche folk locali e conquistato tutti l’esilarante monologo di Anna Catalano che ha spopolato tra il pubblico presente insieme ad Anna Gina Costantino e Maria Turdò protagoniste de la “piece” Le due comari
È stata una serata, presentata dalla giornalista Antonella Salvatore, fortemente voluta da Metere che, quest’anno, ha voluto dare spazio e voce ai talenti della città nella poesia
Ad aprire «’ma ssère ce parle termelèse», il Sindaco Angelo Sbrocca che ha sottolineato l’importanza di eventi dedicati al vernacolo e ad artisti locali. La “termolesità” va tutelata e soprattutto trasmessa alle nuove generazioni. 

A salire subito sul palco, Severo Metere
che ha declamato 4 poesie, seguito da Roberto Cappella che ha parlato della sua passione per le liriche in dialetto sin da quando era piccolo. La sua presenza è stata una scoperta per il foto pubblico presente ottenendo molti consensi. Poi Sebastiano Di Pardo che, tra pathos e momenti più “leggeri”, ha dedicato la prima parte delle poesie alla storia dei Fratelli Brigida. Lucia Marinaro è salita sul palco con grande sicurezza declamando le sue poesie dedicate alla casa, alla mamma, ai venti che si incanalano tra i vicoli del centro storico, ai dolori dolci. 

La seconda parte dell’evento ha visto Roberto Cappella, Sebastiano Di Pardo e Lucia Marinaro declamare altre 4 poesie termolesi tra risate, ironia e momenti coinvolgenti. Ha chiuso l’evento Saverio Metere con una delle sue liriche termolesi più note: “Matizje” tra gli applausi scroscianti del pubblico. 

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