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LARINO _ A seguito di notizie diffuse da alcuni giornali regionali e riprese anche a livello nazionale, riguardo l’assistenza sanitaria ai detenuti dell’Istituto Penitenziario di Larino, si precisa quanto segue: “l’assistenza sanitaria ai detenuti è transitata dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Regionale dal 14 giugno 2008 e ha previsto il trasferimento di fondi vincolati a garantire gli standard assicurati dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: nel caso specifico del carcere di Larino le risorse economiche trasferite coprivano la presenza medica h12, quella infermieristica h14 e attività specialistica per due branche (oculistica e odontoiatria).

Nonostante il piano di rientro la Regione Molise, a seguito del protocollo d’intesa con il Ministero della Giustizia, stipulato il 14 settembre 2009 e recepito con DGR Molise n. 277/2009, ha stabilito, per il carcere di Larino, di continuare a garantire la presenza medica h12 e, con proprie risorse aggiuntive, incrementare quella infermieristica a h24, nonché di aumentare le branche specialistiche (ulteriori 8 professionisti specialisti assicurano le prestazioni all’interno del carcere). Gli infermieri trasferiti, tutti con contratto libero professionale e scadenza fissata ope legis dal DPCM 1 aprile 2008 al 14 giugno 2009, sono tuttora prorogati con provvedimenti ASREM e l’organico da 4 unità trasferite è stato inizialmente aumentato di una unità ed attualmente sono in conclusione le procedure per altre due unità.

Nella prima metà del mese corrente, a causa della contemporanea malattia di due unità, si è provveduto, con atto straordinario a garantire, per una settimana, fino a ripristino dell’organico, la presenza infermieristica h14 (come precedentemente assicurata per quasi trent’anni dal Ministero della Giustizia). L’assistenza medica generale (garantita da 4 medici professionisti, tutti transitati dal Ministero della Giustizia) e specialistica, non ha subito, a tutt’oggi, alcuna riduzione, mentre quella infermieristica è già stata ripristinata. Comunque, come dispone lo stesso DPCM 1 aprile2008, che ha disciplinato il transito della competenza al SSN, l’Azienda Sanitaria può e deve garantire l’assistenza h24 utilizzando anche i servizi esterni (continuità assistenziale e 118).

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