LARINO – Il Cammino (a piedi) sul Regio Tratturo Lucera-Castel di Sangro in otto tappe, attraversando tre regioni e 18 borghi. Questo in sintesi il progetto di un gruppo di geologi e archeologi appassionati di trekking, storia e natura, che hanno organizzato dal 15 al 23 giugno 2013 un viaggio che si preannuncia davvero un’esperienza unica nel suo genere. Per chi ha voglia di vivere le prossime vacanze in maniera assolutamente insolita, può scegliere di fare questo particolare viaggio, con la possibilità di contribuire alla salvaguardia di un patrimonio culturale importantissimo.
Perché lo scopo di questa iniziativa è quello di compiere una missione ben precisa: salvare il Tratturo che si sta letteralmente “cancellando”, anno dopo anno, con la complicità delle istituzioni completamente “assenti” sull’argomento. Vuoi per mancanza di fondi, vuoi per mancanza di interesse, vuoi perché sono impegnate a risolvere problemi di altra natura. Fatto sta che nel corso degli anni sono stati spesi fior di convegni per parlare di questa importante risorsa territoriale – che poche regioni possono vantare – e delle potenzialità dal punto di vista turistico che le antiche autostrade potevano rappresentare, ma nella sostanza non è stato fatto nulla. Così, un geologo di Isernia – Francesco Cimino – ha deciso di fare questa esperienza in solitaria l’anno scorso, percorrendo ben 200 chilometri con uno zaino in spalla e una tenda per conoscere a fondo la realtà dei Tratturi. “È stata un’esperienza incredibile – racconta Cimino – non senza difficoltà, ma assolutamente rigenerante per anima e corpo. Ecco perché ho deciso di ripeterla, stavolta invitando tutti quelli che come me amano la natura e l’avventura.
Lo scopo principale di questo viaggio è la scoperta del nostro territorio attraverso la rivalutazione dei Tratturi, con i loro duemila secoli di storia – dai Sanniti fino a qualche decennio fa – e credo che sia un modo intelligente e sano di viaggiare, soprattutto per chi ha voglia di calma, aria pulita e ha tanta curiosità di scoprire da dove proveniamo. Con la “modernizzazione” ci siamo dimenticati dei Tratturi, la natura e l’uomo li hanno coperti ma mai davvero cancellati, noi li ritroveremo e proveremo a valorizzarli per dare a tutti la possibilità di viverli”. Tr@tturo Coast to Coast è un viaggio a piedi, in un unico itinerario, dalla Puglia all’Abruzzo attraversando il Molise da confine a confine, percorrendo una delle reti dell’antica transumanza: il Tratturo Lucera-Castel di Sangro.
L’inizio del viaggio è previsto per il 15 Giugno 2013 da Lucera e durerà nove giorni, necessari alla percorrenza dei quasi 200 km (il ritrovo dei partecipanti è fissato per il 15, in realtà si partirà la mattina del 16). Assolutamente a piedi, sostando sulle principali 8 tappe – compresi 18 borghi che hanno aderito all’iniziativa e che si occuperanno di accogliere i partecipanti al viaggio – usate un tempo dai pastori nella transumanza, così da associare al percorso geografico quello storico, sociale e culturale che fanno dei Tratturi una risorsa paesaggistica differente dalle altre, di valore inestimabile. Sarà un viaggio nel tempo, dalle tecnologie di un tempo a quelle attuali. Il percorso e i punti di interesse individuati lungo il cammino, verranno georeferenziati e pubblicati su mappe digitali consultabili quotidianamente on line, sul sito web e sui social network.
Il Tratturo così, da semplice tracciato, tornerà ad essere un’entità culturale, un database geografico-storico, multimediale, arricchito di informazioni e dati utili, utilizzabile da chi volesse intraprenderne il viaggio o semplicemente consultabile per chi ha la curiosità di farlo. Tr@tturo Coast to Coast vuole essere dunque un progetto di unificazione, geografica e culturale. “Vogliamo – conclude Cimino – congiungere i tratti integri di Tratturo, con quelli antropizzati e quelli dimenticati, riportandone le caratteristiche geometriche e di percorribilità: tornerà in vita così un unico percorso congiunto e dettagliato, e dunque ripercorribile interamente.
Unire il Tratturo, simbolicamente, rappresenta riunificare le cultura e il folklore di genti diverse la cui storia, per secoli, ha camminato lentamente su queste grandi strade verdi. È un viaggio di opportunità, per le genti e per gli amministratori del territorio di avere un unico percorso reale che racchiuda il Tratturo e lo renda fruibile. La fruibilità è alla base della frequentazione dei luoghi, questa a sua volta è economia che stimola la protezione, il ripristino, la conservazione e la gestione della risorsa, ovvero l’entità culturale del Tratturo. Il Cammino è aperto a tutti ma per motivi organizzativi sarà a numero chiuso.
vorremmo fare il percorso in mtb, è possibile? che difficoltà troveremo?
siamo un gruppo di amici appassionati di mtb, siamo da poco tornati dal cammino di Santiago de compostela fatto in bici ed ora saremmo interessati a fare il regio tratturo, ma ci sono poche notizie sul percorso e le attrezzature disponibili durante il tragitto, vi lascio l’email per avere un aiuto aureliofigliuolo@libero.it