
“Di Brino ci ha preso in giro – ha detto a gran voce, in rappresentanza di tutte le associazioni che raggruppano i balneatori molisani, Pietro D’Andrea, rappresentante della Fiba-Confesercenti -. Ci aveva detto di volerci convocare per discutere insieme le problematiche della spiaggia per predisporre il piano e invece ci siamo trovati davanti ad un documento fatto che non ha minimamente preso in considerazione le nostre esigenze. Se si pensa che siano state previste le spiagge libere fuori Termoli, a chilometri di distanza dalla spiaggia centrale di Sant’Antonio, ci rendiamo conto di cosa hanno fatto. Un turista che non vuole pagare l’ombrellone deve andare fuori città a prendere il sole. E’ inaccettabile. Gli attuali spazi liberi che si trovano verso il centro, invece, saranno dati in concessioni per nuovi stabilimenti balneari, 6 lidi in tutto e quelli rimanenti saranno concessi ad associazioni no-profit per trasformarle in aree ludiche che di no-profit hanno molto poco.
Insomma così non va assolutamente“.
Gli imprenditori balneari sono pronti anche a ricorrere a vie legali per bloccare il Piano spiagge. “Presenteremo una serie di osservazioni a questo documento in sede di consiglio comunale e ci appelleremo alla Regione“.
Altra nota dolente è il Piano chioschi. Alcune delle attività previste dall’Amministrazione sono le stesse degli stabilimenti balneari. “Non è possibile che il Comune pensi di far aprire chioschi con bevande, gelati e altri prodotti presenti nei lidi – hanno concluso i titolari dei lidi – questa è concorrenza sleale”.
Inoltre hanno annunciato un esposto da presentare in procura sulla questione dei varchi chiusi sul lungomare nord.