myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

Le è stato chiesto di dare conto delle attività espletate. La signora, che proveniva dal Nord Italia, era stata a suo tempo incaricata di trascrivere, i contenuti dei flussi vocali (comunemente le intercettazioni telefoniche e ambientali) che la Polizia Giudiziaria ed il P.M. dell’epoca avevano acquisito. Si trattava di migliaia di intercettazioni telefoniche che la amabile signora, alla testa di un nutrito gruppo di collaboratori (forse trenta) aveva provveduto a trascrivere su carta , formando una mole costituita da ben 29 faldoni, per più di 30.000 pagine.
Pur dando atto della pazienza e solerzia dimostrata dall’equipe capeggiata dalla teste, la difesa ha dovuto chiedere come avevano fatto ad abbinare la voce risultante dai flussi intercettati, ai singoli interlocutori. La risposta della teste è stata esilarante: “l’equipe ha analizzato la lingua parlata dai protagonisti e ha rilevato che alcuni si esprimevano con accento dell’Abruzzo del Sud, altri con l’accento della Puglia del Nord ed altri in un dialetto con influssi campani”. In definitiva abbiamo avuto la conferma che il Molise non esiste nemmeno per le espressioni dialettali.
Antonio De Michele