Guardia di Finanza
TERMOLI _ Ammonta ad oltre 3 milioni e mezzo di Euro il danno erariale accertato dai Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso, quantificato al termine di una attività investigativa delegata dalla locale Procura Regionale della Corte dei Conti. Nel mirino dei Finanzieri, una società operante nel settore tessile, con sede nella zona industriale di Termoli. L’azienda aveva beneficiato di cospicue contribuzioni pubbliche (Legge 488/92), finalizzate alla costruzione di opere murarie, acquisto di impianti e macchinari e consulenze tecniche. Una volta a regime, l’attività avrebbe garantito nr. 85 posti di lavoro. Le indagini esperite dai Finanzieri, hanno invece documentato che buona parte dei lavori edili sono stati realizzati gonfiando i costi a dismisura, con l’utilizzo di false fatture. Analogo copione per i macchinari: acquistati all’estero “di seconda mano”, e presentati invece come nuovi di fabbrica, grazie all’impiego di falsa documentazione. Superficialità ed approssimazione hanno caratterizzato le procedure di controllo, riscontro e verifica, da parte dei preposti organismi, dalle fasi istruttorie fino alla liquidazione del finanziamento.

Sin dalle preliminari fasi istruttorie, la società aveva operato un fittizio aumento di capitale sociale, allo scopo di simulare l’apporto di mezzi propri nel programma di investimenti, così come specificatamente previsto nel bando di gara. Coinvolte complessivamente 14 persone, di cui 6 legate alla compagine societaria dell’azienda ispezionata, 4 in servizio presso l’Istituto di Credito concessionario del finanziamento e 4 incaricati dall’allora Ministero dell’Industria (ora Sviluppo Economico) all’effettuazione della prevista azione di controllo. Nel dettaglio, il danno erariale accertato è pari ad Euro 3.563.757,79. Risvolti di natura giudiziaria risultano già in corso per i responsabili aziendali, in relazione a pregresse indagini già esperite dalla Tenenza di Termoli.

Articolo precedenteSgombero fioriere: i Consiglieri di Centro destra insorgono. “Si ritiri subito questa ordinanza”
Articolo successivoLa Uilm-Uil domani davanti i cancelli Fiat per protestare contro l’arrivo di lavoratori di altri stabilimenti