”Con questo provvedimento noi rischiamo grosso – hanno dichiarato i manifestanti -, perchè dovremmo essere trasferiti in un ospedale a 80 chilometri di distanza in momenti estremamente delicati e subire trattamenti farmacologici molto piu’ pesanti e invasivi. Pagheremmo questa situazione sulla nostra pelle”.
Gli stessi, oggi, hanno dato il via nella hall dell’ospedale, alla raccolta di firme per una petizione da inviare al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale si chiede il mantenimento dei servizi al ”San Timoteo” riferiti all’Emodinamica ed i reparti di Otorino e Urologia di cui è prevista la soppressione.
A esprimere solidarietà ai cardiopatici è arrivata in ospedale in mattinata ed è rimasta per diverse ore, la Deputata Pdl di Larino Sabrina De Camillis la quale già ieri aveva espresso solidarietà e vicinanza ai malati di cuore in proteste.
“Chiudere l’Emodinamica di notte al San Timoteo è una follia _ ha ribadito la Deputata _. In questo modo i malati sono esposti non solo ad un grosso rischio ma devono subìre trattamenti farmacologici molto più pesanti per poterli trasferire al Cardarelli di Campobasso, ospedale distante 80 chilometri da Termoli. Sono vicina alla loro protesta perchè condivido le loro ragioni“.
Lo sciopero della fame andra’ avanti almeno una settimana. ”Siamo decisi ad andare fino in fondo – hanno spiegato i manifestanti -, non possiamo accettare questo trattamento dal sub-Commissario”.