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CAMPOBASSO _ Possibile mai che la Regione Molise si faccia rappresentare nei contenziosi davanti al Tar da un avvocato condannato a quattro anni di reclusione per la vicenda della Sanitopoli abruzzese? Mi auguro si tratti di un incredibile caso di omonimia quello che vede protagonista un avvocato romano che, a seguito della delibera di Giunta Regionale numero 752 del 4 dicembre scorso, rappresenta gli interessi della Regione Molise davanti ai magistrati del Tar. Una nomina decisa in fretta e furia, a soli due giorni dalla fissazione della camera di consiglio. Un provvedimento che, come è espressamente scritto in delibera, è di esclusiva discrezionalità politica.

In tutta fretta l’ex (di fatto) presidente Iorio e gli ex (di fatto) assessori Chieffo, Di Sandro, Fusco Perrella e Vitagliano (assenti Scasserra e Velardi, non è dato sapere se perché in contrasto con tale decisione) decidono di affidare questo ennesimo incarico (vista l’ampia documentazione ufficiale attinente i ricorsi dei quali si è occupato) all’avvocato Pietro Anello del foro di Roma. Voglio sperare che non si tratti dello stesso avvocato Pietro Anello condannato a quattro anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per la vicenda delle cartolarizzazioni della Regione Abruzzo!

Nell’eventualità invece non si tratti di un incredibile caso di omonimia, mi chiedo come sia stato possibile. Oltretutto, nel 2011 – anno in cui è stata comminata la condanna che comprende anche l’interdizione dai pubblici uffici – l’avvocato Pietro Anello ha comunque rappresentato la Regione Molise nei giudizi innanzi al Tar che riguardano il famigerato Fondo Anticrisi, la cui gestione attraverso la FinMolise è stata impugnata da un cartello di ricorrenti.

Sono quindi decorsi i termini delle prescrizioni della sentenza oppure ci sono atti giudiziari importanti che lo scagionano dalle accuse che gli vengono contestate con la sentenza? Perché la Regione Molise si è affidata all’avvocato in questione, in che modo è stato individuato, perchè tale provvedimento viene identificato come di “assoluta discrezionalità politica”? Ma, soprattutto, una delibera del genere rientra fra gli atti che la Giunta regionale del presidente Michele Iorio può emanare, a fronte delle sentenze del Tar Molise e del Consiglio di Stato che hanno annullato le elezioni dell’ottobre 2011?

Salvatore Ciocca Comunisti Italiani-Federazione della Sinistra

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