GRANDI MANOVRE PER ARRIVARE A …QUELLA POLTRONA
A destra, le milizie di Marone, capogruppo di una Lista Civica per Termoli si allineano a quelle dell’uscente Di Brino che, pur di restare in campo, ripudia gli Italioti di Iorio e, a mo’ di gambero, arretra e si butta nelle chele del Nuovo Centro Destra.
“Sacrilegio! E che siamo pazzi! – grida Velardi, che non vede di buon occhio la mano tesa dagli Uddiccini ai rossi Piddini – Non mischiamo il sacro col profano!”. Tra i grandi ritorni si fa vivo il Gattone, al secolo Remo Di Giandomenico, che si è fatto acclamare dai Giovani (sic!) termolesi mettendo insieme ben cinque partitini formati da uomini, donne, vecchi e… bambini, tutti alla conquista dei vecchi poteri: sicuri ciellini!
‘A PÓLITECHE ‘A póliteche ‘hè proprje ‘na shchefézze. Fâ ‘u politeche nné ‘na proféssióne. ‘Nde pu’ arenghi’ ‘i sacchétte e farla franche! pèrde ‘a pacinze e te dá ‘a móstravóte. E quest’è ‘a cónclusióne! Saverio Metere |
LA POLITICA
La politica è proprio una schifezza. Fare il politico non è una professione Non puoi riempirti le tasche e farla franca! perde la pazienza e ti gira le spalle. E questa è la conclusione.
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A sinistra non c’è meno confusione. Dall’Italia dei…minus Valori, è spuntato Sbrocca, di professione avvocato, primo alle “primarie” (se fossero state “secondarie” sarebbe risultato secondo…), davanti allo sfortunato Antonio D’ambrosio. Mentre da un lato l’avvocato non si vuole “sposare” con gli Uddiccini, tende volentieri la mano all’ingegnere Paolo Marinucci che cavalca sulla SEL-la di Libera Termoli, insieme ad altri quattro compagnucci. Sono tutti convinti della stessa intenzione: vogliono il Comune e la sua più ambita “ poltrona “.
Tutti insieme, appassionatamente, si dirigono alla conquista di quella fatidica, unica, messa “in palio” dall’Amministrazione Comunale, densa di tante promesse.Tutti spingono, sgomitano, discutono, si uniscono, si dividono, fanno e disfano, mettono assieme le promesse da fare, le cose da dire e da tacere…
Si danno aria di essere tutti professionisti della politica…della politica…della politica…Si è incantato il disco! Ma di quale politica? Di questa…….?!
E allora? Vorrei fare a tutti loro una semplice raccomandazione: se vogliono agire in modo diverso dalla conclusione di questi versi è meglio che se ne stiano a casa o a fare le loro professioni e i loro lavori senza ingannare la gente, che è stanca di essere presa in giro da falsi profeti.
Politica vuol dire amministrare correttamente una “polis”, cioè una città, per chi l’avesse dimenticato! Questo deve essere il loro compito. Altrimenti, se la comprino una bella “poltrona” e se la mettano in soggiorno per vedere la televisione! Ci sono programmi molto più interessanti……….