TERMOLI – Si è aperta con una favola scritta e raccontata da Remo Di Giandomenico sulla città di Termoli la “convention” del candidato sindaco della città che ha presentato ufficialmente tutti i candidati delle 5 liste che lo sostengono nella corsa alle elezioni di fine maggio.

Alla favola è seguito un fotoracconto dei momenti cardini dell’attività amministrativa di Di Giandomenico tra cui l’arrivo di Papa Giovanni Paolo II a Termoli ma anche altri periodi rilevanti del lavoro svolto in Municipio.

L’incontro ha poi visto come protagonisti i candidati che ha fatto parlare uno ad uno “intervistandoli” brevemente sul loro programma e sulle loro intenzioni. Davanti ad una sala affollatissima, Di Giandomenico ha fatto parlare tutti ma ha anche voluto lanciare una serie di messaggi chiari: “Dall’ascolto parte tutto. Questa citta’ non viene ascoltata da anni – ha detto -. Questa sera in sala ci sono i giovani ma anche i genitori a cui dico: dobbiamo dare un futuro ai figli meglio di quello di oggi. Termoli era un piccolo pezzo del paradiso, perche’ non tornare ad esserlo”.

Di Giandomenico, conclude le “interviste” ed interviene con un suo discorso denunciando: “Ci hanno tolto tutto ma la prima cosa che ci hanno tolto è la fiducia. Se ci si mette insieme si puo’ fare qualcosa. Su questa lunghezza d’onda dobbiamo iniziare a guardare avanti. Le coalizioni che ci hanno imposto i candidati sindaci si sono frantumate al loro interno ed hanno frantumato un popolo. Noi ci mettiamo a disposizione della citta’. Devono andare a casa tutti”.

Di Giandomenico poi annuncia grandi novità: “Questa squadra se arriva alla vittoria prepara una grande novita’ con un pizzico di esperienza che non guasta mai. Oggi la squadra comunale è sfasciata, l’ospedale ce lo stanno togliendo. Arriva la pulizia etnica anche per noi. 

Termoli e’ stata costruita con il lavoro della gente, non ci sono grandi capitalisti qui e se si toglie il lavoro, questa citta’ piange. I ragazzi non hanno nemmeno l’oggi e quelli gia’ sposati non sanno come andare avanti. E’ una città impoverita da sciocchezze politiche, chi ha pensato di spostare l’asse economico ad Isernia ha fatto il grande errore politico. Dobbiamo riorganizzare il Comune, chi merita deve andate avanti. Il Comune deve essere la casa dei diritti, non dei piaceri. Dobbiamo riconsiderare lo sviluppo industriale, fare in modo che si possa dare fiducia. Questa citta’ ha le capacita’ per rialzarsi”.

Articolo precedenteCercasi Sindaco Appassionatamente!
Articolo successivoVia Udine tra degrado ed inefficienze. Il Comitato interroga i candidati sindaci

3 Commenti

  1. invito
    Caro Gattone è tempo di campagna elettorale ed allora chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere (“lui è peggio di me”, “faremo”, “il nostro primo impegno sarà..”, “sicuramente…” eccetera, eccetera, eccetera ….)
    E’ possibile fare subito meno chiacchiere ma qualche “fatterello”? Ad esempio è possibile che i candidati delle tue cinque liste rinuncino alla solita “operazione manifesto selvaggio” ed evitino di sporcare Termoli o di riempire le nostre cassette della posta con lettere, santini, depliants ed altra inutile cartaccia propagandistica?
    Questo sarebbe di per sè già un buon inizio.
    N.B. lo stesso invito è stato fatto anche agli altri candidati Sindaci (par condicio).