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GRANDI MANOVRE PER ARRIVARE A …QUELLA POLTRONA

Foto tratta da "Humanitas" per gentile concessione di Stefano Leone
Foto tratta da "Humanitas" per gentile concessione di Stefano Leone
TERMOLI – S’ode a destra uno squillo di tromba! A sinistra risponde lo squillo! La PASSIONE! Non può essere che la PASSIONE PER LA POLITICA che può riuscire ad unire persone con carattere diverso, mentalità diverse, di diversa cultura ed estrazione sociale. E nel clima che si prepara in quest’altra tornata politica, prima si guardano a distanza, si scrutano. Poi, attizzano le orecchie e, dopo aver fatto segnali di fumo come gli indiani, si scelgono e scendono nell’arena, anzi …in campo come si usa dire ultimamente.

A destra, le milizie di Marone, capogruppo di una Lista Civica per Termoli si allineano a quelle dell’uscente Di Brino che, pur di restare in campo, ripudia gli Italioti di Iorio e, a mo’ di gambero, arretra e si butta nelle chele del Nuovo Centro Destra.

“Sacrilegio! E che siamo pazzi! – grida Velardi, che non vede di buon occhio la mano tesa dagli Uddiccini ai rossi Piddini – Non mischiamo il sacro col profano!”. Tra i grandi ritorni si fa vivo il Gattone, al secolo Remo Di Giandomenico, che si è fatto acclamare dai Giovani (sic!) termolesi mettendo insieme ben cinque partitini  formati da uomini, donne, vecchi e… bambini, tutti alla conquista dei vecchi poteri: sicuri ciellini!

‘A PÓLITECHE

‘A póliteche ‘hè proprje ‘na shchefézze.
Cia ‘ccidene p’acchiappâ quella póltróne!
Ce stá chi c’ha giá spise ‘nu meliòne
ch’é fenute, com’ e l’âte, ‘nda mennézze.

Fâ ‘u politeche nné ‘na proféssióne.
Ne pu’ cummétte tutte ‘i néfandézze
sapènne ca ce pònne métte ‘i pèzze
a ‘lli prumèsse ch’i fatte ai votazione

‘Nde pu’ arenghi’ ‘i sacchétte e farla franche!
Ija penzâ ca chi t’ha dáte ‘u vóte
prime stá zitte ma pu’, ‘u si’, ce stanche

pèrde ‘a pacinze e te dá ‘a móstravóte.
Te lève ‘cchjáne da sotte ‘lla póltróne
pecchè tu li’ trattáte da cujòne!

E quest’è ‘a cónclusióne!
Chi vo’ fâ politeche ada sapè’
ch’ada penzâ a ‘hisse ma pure a tè.

Saverio Metere

LA POLITICA

La politica è proprio una schifezza.
Si ammazzano per prendere quella poltrona!
C’è chi ci ha già speso un milione
che è finito, come gli altri, nella monnezza.

Fare il politico non è una professione
Non puoi commettere tutte le nefandezze
sapendo che si possono mettere le pezze
alle promesse fatte durante le votazioni.

Non puoi riempirti le tasche e farla franca!
Devi pensare che chi ti ha dato il voto
all’inizio sta zitto ma poi, lo sai, si stanca

perde la pazienza e ti gira le spalle.
Ti toglie a poco a poco da sotto quella poltrona
perché tu l’hai trattato da coglione!

E questa è la conclusione.
Chi vuole fare politica deve sapere
che deve pensare a se stesso ma anche a te.

 

A sinistra non c’è meno confusione. Dall’Italia dei…minus Valori, è spuntato Sbrocca, di professione avvocato, primo alle “primarie” (se fossero state “secondarie” sarebbe risultato secondo…), davanti allo sfortunato Antonio D’ambrosio. Mentre da un lato l’avvocato non si vuole “sposare” con gli Uddiccini, tende volentieri la mano all’ingegnere  Paolo Marinucci che cavalca sulla SEL-la di Libera Termoli, insieme ad altri quattro compagnucci. Sono tutti convinti della stessa intenzione: vogliono il Comune e la  sua più ambita  “ poltrona “.

Tutti insieme, appassionatamente, si dirigono alla conquista di quella fatidica, unica, messa “in palio” dall’Amministrazione  Comunale, densa di tante promesse.Tutti spingono, sgomitano, discutono, si uniscono, si dividono, fanno e disfano, mettono assieme le promesse da fare, le cose da dire e da tacere…

Si danno aria di essere tutti professionisti della politica…della politica…della politica…Si è incantato il disco!  Ma di quale politica? Di questa…….?!

E allora? Vorrei fare a tutti loro una semplice raccomandazione: se vogliono agire in modo diverso dalla conclusione di questi versi è meglio che se ne stiano a casa o a fare le loro professioni e i loro lavori senza ingannare la gente, che è stanca di essere presa in giro da falsi profeti.

Politica vuol dire amministrare correttamente una “polis”, cioè una città, per chi l’avesse dimenticato! Questo deve essere il loro compito. Altrimenti, se la comprino una bella “poltrona” e se la mettano in soggiorno per vedere la televisione!  Ci sono programmi molto più interessanti……….

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