GUGLIONESI – Ferma condanna del circolo Arci di Guglionesi verso qualunque forma di violenza, razzismo, discriminazione ed omertà. L’associazione si stringe attorno al dolore di Rafla Chaffar, sorella di Saiffedine Chaffar, il tunisino morto qualche giorno addietro dopo 8 anni di agonia a seguito della brutale aggressione avvenuta in paese che gli provocò lesioni gravissime permanenti. L’uomo a seguito del violentissimo pestaggio dovette ricorrere ad una sedia a rotelle dopo un lungo coma e anni di ricoveri e cure ospedaliere. “La nostra comunità ha attraversato un momento drammatico e sta vivendo una profonda riflessione su quanto accaduto ad un ragazzo che era arrivato nel nostro paese pieno di aspettative e speranze 8 anni fa e che invece tornerà nella sua terra in Tunisia chiuso in una bara. Non siamo giudici e non sta a noi stabilire le eventuali responsabilità giudiziarie di questa vicenda – si legge in una nota del Circolo Arci -. Quello che sappiamo però è che un ragazzo che era entrato a far parte della nostra comunità con una nazionalità diversa ma con gli stessi nostri sentimenti e gli stessi nostri obiettivi, ha incrociato dolore e morte non per cause naturali proprio in questo paese e in circostanze che ci amareggiano e ci spingono a perdere una posizione pubblica. Prendiamo le distanze da chi, in questa storia, opta per un colpevole cerchiobottismo e sceglie il silenzio: fare finta che non sia accaduto nulla equivale a condannare una seconda volta Saiffedine alla sofferenza”.
Articolo precedenteStudenti del Classico partecipano a gara di Greco antico Piccolo Certamen
Articolo successivoRubano cellulare da carrello spesa, denunciati da Carabinieri di Montenero