myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
Sebastiano Di Campli
Sebastiano Di Campli
TERMOLI – Con la conferenza stampa del 30 dicembre 2013 la maggioranza al Comune di Termoli, per bocca del sindaco Di Brino, ha annunciato la decisione di voler contenere la spesa, attraverso la riduzione del numero dei dirigenti e il taglio di altri incarichi di responsabilità: tale manovra produrrà risparmi per 2 milioni di euro. Una simile azione amministrativa non è il frutto di una scelta strategica della maggioranza al governo cittadino, ma soltanto la molto più ordinaria applicazione di una legge statale denominata “spending review”. In poche parole l’amministrazione comunale è costretta, da una norma di legge, ad effettuare –obbligatoriamente- tagli di spesa. Durante la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale quelli che oggi sono la maggioranza politica al Comune promisero che avrebbero tagliato le spese e rivitalizzato la città con interventi per favorire la  riduzione delle tasse cittadine,  il lavoro, l’occupazione  e il sociale. Una volta vinte le elezioni, invece, non hanno effettuato i tagli che oggi, solo per un obbligo legislativo, sono costretti a fare.

L’attuale maggioranza si è insediata al Comune ad aprile 2010: se a decorrere da quella data avesse effettuato 2 milioni di euro all’anno di tagli, gli oltre 7 milioni di euro che si  sarebbero  risparmiati fino ad oggi  avrebbero  potuto essere impiegati proficuamente per le finalità promesse in campagna elettorale.
C’è da chiedersi a questo punto la ragione per cui tale operazione non sia rientrata tra le prime iniziative immediatamente successive alle elezioni. Se i nostri amministratori non sono stati in grado di calcolare il risparmio che era possibile ottenere hanno dimostrato un’evidente incapacità di governare; se invece all’origine di tale comportamento vi è una ragione di convenienza –privata di tipo individuale o collettiva, politica o di altra natura – senz’altro essa non appare corrispondente all’interesse di Termoli e dei suoi cittadini contribuenti; in tale eventualità è stata tradita la fiducia ricevuta dalla maggioranza dei cittadini che hanno esercitato il loro diritto di voto.
In ultimo resta da osservare che non ci viene spiegato se l’annunciato risparmio sarà (finalmente!) utilizzato per mantenere le promesse elettorali. E l’assenza di tale precisazione lascia immaginare che avrà diversa destinazione.

Intanto entro il 16 gennaio i proprietari di prima casa pagheranno la cosiddetta “mini-IMU”, pari all’uno per mille della rendita catastale, dal momento che Termoli è uno dei pochi comuni italiani che ha stabilito l’aumento dell’imposta.

Sebastiano Di Campli
Vice segretario territoriale PD – coordinamento Termoli