CAMPOBASSO _ Oggi pomeriggio, nella sala consiliare della Provincia di Campobasso, sono stati consegnati i 31 attestati di partecipazione al primo corso di formazione “La politica delle pari opportunità… per le pari opportunità nella politica”. “Un momento importante di un percorso che attesta presenza, volontà e entusiasmo dei partecipanti che sono stati uomini e donne curiosi di conoscere ed approfondire un tema di rilevante interesse – ha spiegato il presidente del Comitato provinciale delle Pari Opportunità Giuseppina Stanziale –. Perché un corso di formazione? Perché crediamo che non si possa essere buoni amministratori solo perché si appartiene ad un partito. Lo si è quando, nell’azione quotidiana, ci si interroga su quello che si vuol dare alla comunità. Dovrete portare sempre con voi questo concetto per rispondere con conoscenza e coscienza”.
La presidente del Comitato ha poi ringraziato il presidente della Provincia, Nicola D’Ascanio, per aver fortemente voluto il corso di formazione, l’assessore alle Politiche Sociali Gigino D’Angelo, i dirigenti dell’Ente e gli insegnanti. I corsisti hanno poi dato lettura dei report di fine corso, elaborati dai partecipanti che hanno seguito le 40 ore di lezione sia a Campobasso che a Termoli. Entrambe le relazioni hanno evidenziato come l’esperienza formativa abbia trovato riscontri più che positivi nei partecipanti, evidenziando la necessità di dare un seguito alla fase di formazione e la ricchezza delle risorse umane coinvolte. Evidenziata anche la necessità di istituire un tavolo permanente di confronto sulle pari opportunità. Il presidente della Provincia, Nicola D’Ascanio, ha ringraziato i corsisti per le parole di apprezzamento rivolte all’Amministrazione provinciale in merito all’istituzione del corso di formazione.
“Una scommessa che a questo punto possiamo dire di aver vinto – ha spiegato il presidente ricordando che si è trattato del primo corso di formazione organizzato da un’Amministrazione – con la consapevolezza che si tratta di un avvio sperando che ci possano essere puntate successive e dei risvolti di carattere sociale che devono avere risposte cogenti da parte degli Enti Locali. L’attenzione, come si evince dai report di fine corso, è concentrata sulle donne e sugli anziani, categorie che mostrano purtroppo maggiore debolezza, maggiore solitudine rispetto al contesto istituzionale della politica. Richiami questi che, in un momento di alta attenzione elettorale, rimettono l’attenzione sui temi veri, sulle questioni che riguardano i cittadini. Non abbiamo solo svolto un compito istituzionale ma abbiamo avviato un percorso che dovrà continuare ad affrontare la questione delle Pari Opportunità con lo sguardo puntato al ruolo da ricoprire all’interno di una comunità che purtroppo crea isolamento e solitudine attuando con strumenti e opportunità la realizzazione di occasioni molte volte negate. La vostra presenza qui – ha detto ancora D’Ascanio rivolgendosi ai corsisti – è la testimonianza delle attività svolte, della preparazione dei docenti, dei servizi messi a disposizione dall’Amministrazione provinciale attraverso il suo personale. Mi auguro che possiate mettere presto in pratica quello che avete acquisito perché le Istituzioni hanno molto bisogno di persone consapevoli, coscienti, coerenti, dotate di spirito democratico e di valori”.
Ai corsisti l’Amministrazione provinciale ha regalato anche il volume “Diario “ di Giambattista Masciotta, pubblicazione promossa dalla Provincia. “I riferimenti storici sono ancora attuali, mi auguro sappiate trarre da essi le lezioni di democrazia che ispirino il vostro cammino” ha concluso il presidente D’Ascanio.
Il corso, che rientra nelle attività previste nell’ambito del Piano Triennale delle azioni positive del Comitato per le Pari Opportunità della Provincia di Campobasso è stato promosso dallo stesso Comitato in collaborazione con la Consigliera provinciale di Parità. Le lezioni, per una durata di 40 ore, si sono svolte sia a Campobasso che a Termoli. L’obiettivo del percorso è stato quello di diffondere la cultura di genere e delle pari opportunità, oltre a quello di spingere per una maggiore partecipazione delle donne e degli uomini ai livelli e ai centri decisionali attraverso una formazione specifica che tenesse in conto anche delle analoghe politiche europee di settore.