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TERMOLI _ In merito ai contagi di numerosi neonati dal bacillo della tubercolosi avvenuti in un ospedale di Roma da parte di un’infermiera, si sta diffondendo un eccesso di allarmismo viste le richieste di spiegazioni che mi sono state rivolte da parte di numerosi cittadini in merito alla tutela della salute ed alla prevenzione di questa grave malattia.
COME FARE PER VEDERE SE SI E’ AFFETTI DA TUBERCOLOSI E/O SI E’ PORTATORI SANI MA CONTAGIOSI PER GLI ALTRI? Senza voler alimentare tali ingiustificate preoccupazione è bene informare la popolazione che l’iter diagnostico per l’accertamento della malattia e/o la determinazione dello stato di portatore sano si inizia con un semplice test che puo essere eseguito in due modi di inoculazione sottocute dell’antigene tubercolotico chiamati:Tine test e intradermoreazione secondo Mantoux e la successiva valutazione da parte del medico della risposta immunitaria da farsi a distanza di circa 72 ore.
Tali test è possibile eseguirli per i residenti in basso molise, dietro semplice prescrizione del proprio medico di famiglia, presso l’ambulatorio specialistico di patologia clinica -centro prelievi del poliambulatorio di via del molinello a Termoli . Sarebbe invece auspicabile che si eseguisse tale test a tutti gli operatori sanitari della asrem al fine di prevenire pericolose situazioni di contagio come quello romano specie nell’ottica di un presumibile aumento del rischio dovuto agli aumentati flussi di immigrazione da parte di cittadini che provengono da stati dove la tubercolosi è ancora una patologia molto diffusa,infatti almeno due miliasdi di persone al mondo, dati oms, sono nella condizione di poratori non malati ma che costituiscono un grOsso pericolo specie per le persone defedate e con carenze immunologiche.
Un’altra categoria a cui sarebbe importante fare il test è costituita dai somministratori di alimenti (libretto sanitario per ristoranti,bar,gelaterie etc.),test che è stato previsto f ino a due anni fa dalla regione molise e poi abolito . Quindi sarebbe opportuno effettuare obbligatoriamente il test a tutti gli operatori sanitari e quelli che operano a contatto con il pubblico soprattutto alimentaristi e operatori nelle scuole :asili nido,scuole materne ed elementari. In questo obbligo di somministrazione la asrem potrebbe essere un esempio di buona sanita e di prevenzione per tutte le altre regioni alcune delle quali come il lazio si stanno già attivando.
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