Antonio Malerba
TERMOLI _ Operazione Dark-Report: Malerba presenta nuovo ricorso al Tribunale del Riesame per l’annullamento dell’ordinanza di arresto firmata dal Gip di Larino. Ed intanto ieri c’è stato il colpo di scena al Tribunale del Riesame di Campobasso che ha disposto il ritorno alla libertà completa del Comandante dei Carabinieri di Atessa annullando l’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Larino. Orlando, finito nell’indagine per le telefonate intercettate con l’ingegnere e politico termolese inerenti la “love story” della figlia del professionista con un giovane che non piaceva alla famiglia di lei, l’ha spuntata in pieno.

Il Tribunale della Libertà ha di fatto “cancellato” il provvedimento con cui il Giudice per le indagini preliminari Roberto Veneziano aveva disposto il 15 dicembre scorso gli arresti domiciliari per l’ufficiale. Il suo confino in casa aveva destato non poco scalpore in Abruzzo e Molise così come la vicenda legata al suo eventuale intervento per far cessare la “liason” dei due innammorati. I giudici del capoluogo hanno revocato anche la misura che disponeva la sospensione per due mesi dai pubblici uffici, accogliendo completamente tutte le richieste del legale difensore dell’ufficiale, l’avvocato Giovanni Di Santo di Vasto. Il Comandante della stazione carabinieri era stato arrestato con l’accusa di corruzione.

Siamo molto soddisfatti dell’esito del nostro ricorso, accolto integralmente dal Riesame _ ha dichiarato il difensore di Orlando, il legale Giovanni Di Santo _. Siamo convinti che anche l’impianto accusatorio che riguarda il capitano Orlando verrà ampiamente ridimensionato. La misura cautelare, ha stabilito il Riesame, non era applicabile. Ora aspettiamo serenamente le decisioni del comando provinciale di Chieti e del comando generale dell’Arma di Roma”. Il capitano era stato anche sospeso in via cautelativa dal servizio che prestava da pochi mesi al comando della compagnia di Atessa lo stesso giorno dell’arresto. Intanto ieri l’avvocato Oreste Campopiano, difensore di fiducia di Antonio Malerba, considerato il principale indagato nell’inchiesta frentana, ha depositato sempre al Riesame un nuovo ricorso contro il rigetto da parte del Gip frentano Veneziano della richiesta di scarcerazione o, in subordine, dei domiciliari per l’ingegnere.

Tra le altre cose, nella nuova istanza, Campopiano ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare per Malerba. “Attendiamo la fissazione dell’udienza che dovrà essere stabilita entro i 20 giorni _ ha spiegato l’avvocato e ci auguriamo che le nostre motivazioni vengano prese in considerazione così come avvenuto per l’altro ricorso”. E’ stato infatti il Tribunale della Libertà a disporre la scarcerazione di Malerba ed il suo confino in casa dal carcere di Larino dove era rinchiuso dal 15 dicembre scorso. Intanto le indagini del Noe di Campobasso sul Consorzio industriale Valle Biferno non si fermano così come sui terreni dell’ex acciaieria Stefana.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

4 Commenti

  1. un inutile crudeltà
    Avendo conosciuto l’ing. Malerba come professore, quando insegnava al Nautico, posso dire che è stato un docente di qualità ed un uomo da prendere come esempio. Non voglio mettere in discussione il corso della legge, ma credo che in galera debbano starci criminali; per quello che so, per l’esperienza educativa vissuta insieme a lui, per me il prof. Malerba resta un galantuomo.

  2. la giusta misura
    Io non credo che sia una cosa appropriata mantenere agli arresti cautelari, che ricordiamolo, è una misura straordinaria, una persona come l’Ing. Malerba.a
    Non dimentichiamo che l’ing. è stato un professore dei nostri giovani per tutta una vita. Generazioni di ragazzi sono stati formati ed educati da lui e, a quanto mi risulta, in modo onorevole e meritorio. Se è vero che ha raggiunto la pensione percorrendo tutto l’arco della sua carriera senza alcuna censura.
    Ora, anche a leggere le accuse, non mi sembra che sussistano i motivi per mantenere agli arresti una persona anziana e provata da fatti, tutto sommato non particolarmente significativi. Una persona che è stata un’istituzione per la città. Ho citato la scuola, ma non possiamo dimenticare la politica e l’amministrazione. Un eletto, un uomo di cultura, una persona che ha significato qualcosa per Termoli, o ameno per molti in questa città.
    Non possiamo essere così distratti e cinici da dimenticare i fatti di una vita.
    Per questo io solidarizzo con l’ingegnere, e gli dico: coraggio Antonio, ne uscirai a testa alta!

  3. la custodia cautelare
    La custiodia cautelare è un istituto ad utilizzo circoscritto e limitato a due sole ipotesi: la reiterazione del reato ed il pericolo di fuga dell’imputato. Ora, è palese che non sussista nessuna delle condizioni, allora come si giustifica la custodia cautelare per il prof. Malerba se non come un’inutile ed abnorme interpretazione della legge?
    La cosa è rilevane perchè i diritti costituzionali del prof. Malerba, sono i diritti di ciascuno di noi, liberi cittadini protetti dall’unico scudo della Costituzione Italiana e dalle leggi. L’esperienza del prof. Malerba può diventare l’esperienza di ciascuno.
    Per questo condivido gli appelli e le preoccupazioni di chi mi ha preceduto e chiedo l’applicazione rigorosa della legge che, in questo caso non prevede la custodia cautelare.