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LARINO – “Disertare il congresso fondativo della nuova Forza Italia è stato per me un grande dolore. Il presidente Berlusconi resta un mio riferimento ma ho ritenuto giusto, in coscienza, non cominciare a lavorare all’interno di un progetto i cui lavori sono partiti molto male. La Forza Italia alla quale avevo aderito con entusiasmo nel 1998, e nella quale ho costruito un pezzo della mia stessa vita, era un grande partito liberale, riformista, con la grande capacità di includere tutti coloro che non si riconoscevano nella sinistra.

La nuova Forza Italia, da questo punto di vista, nasce monca. Nelle ultime settimane ha perso la capacità di ascolto che aveva caratterizzato la sua storia; e lo spettacolo che è stato dato per lunghi tratti è stato avvilente. Spero che da domani possano cessare le note piene di veleno consegnato a mezzo stampa e si torni a parlare dei problemi reali, lasciando definitivamente agli specialisti della sinistra le lotte per il potere interno al partito”. Lo ha detto il Sottosgretario, Sabrina De Camillis.

Auspico che Angelino Alfano, insieme agli altri ministri, confermino il ruolo di sentinelle antitasse all’interno del governo delle larghe intese. La caduta di questo esecutivo porterebbe a un governo della sinistra con la sinistra estrema, ed è incredibile che all’interno del Pdl ci sia stata una sottovalutazione di una tragica eventualità di simile portata in un momento di così grave crisi economica. Con Alfano sarà necessario cominciare da subito a realizzare un programma che, partendo dai territori, affermi fin dalle prossime europee e poi alle elezioni politiche del 2015, un centrodestra italiano capace di costruire l’Europa dei popoli. Con una scelta netta sul terreno dei principi per noi non negoziabili e che riguardano lavoro, famiglia, giustizia, meno Stato, meno tasse, libertà”.