TERMOLI – “Le dichiarazioni rese note dal preside a riposo Antonio Mucciaccio non rispondono al vero e siamo fortemente meravigliati sia del contenuto che della verifica che la stampa dovrebbe esercitare al fine di informare correttamente i lettori”. 
Il Presidente della Provincia Rosario De Matteis replica stizzito alle accuse lanciate dall’Associazione presidi del Molise coordinata da Antonio Mucciaccio. 

“A tal riguardo si dichiara che la Provincia non ha inteso tagliare le linee per la didattica, anzi, l’ente ha deciso di dar vita ad una bonifica di linee morte presenti negli istituti secondari di secondo grado, previo avviso ai dirigenti. La norma a tal riguardo prevede che l’ente debba mantenere e pagare una sola linea per funzioni amministrative e non per la didattica, per la quale è la scuola a dover provvedere economicamente (L. 23/96 e relativi pareri legali). Quindi la Provincia non ha tagliato nulla, ha solo deciso di avviare un percorso ricognitivo di razionalizzazione delle spese non di spettanza provinciale. Se poi alcuni istituti hanno diverse linee utilizzate per la didattica, non vedo perché dobbiamo pagarle noi che già versiamo in enormi difficoltà economiche. Andando avanti, il preside Mucciaccio parla di cassa sulle attività e sulle merendine.

All’uopo ricordo che sono 4 mesi che la Provincia ha mandato una bozza ai dirigenti per acquisire osservazioni dopo una precedente riunione tenutasi mesi fa alla presenza dei presidi nella sala consiliare. Ad oggi nessuna osservazione è pervenuta all’ente e il nuovo regolamento non è stato approvato ma è in istruttoria dalla apposita commissione consiliare ed una volta approvato, sarà discusso in Consiglio. All’uopo la Provincia ha chiesto che coloro che gestiscono il servizio ristorazione (bar, macchinette…) paghino lo spazio in quanto le bollette sulle utenze (corrente, acqua…) sono a carico della Provincia, pertanto non si capisce perché a fronte di una attività commerciale, le spese debbano gravare sui cittadini.

Come non si comprende perché la Provincia debba pagare le utenze (riscaldamento, luce,…) per attività extrascolastiche curate dalle scuole, senza avere il giusto onere, come trasparenza vuole. In conclusione, mi dispiace che frasi del genere siano diffuse da un dirigente così esperto, al quale rispondo che la responsabilità amministrativa ci pone l’imperativo di continuare a lavorare senza pensare allo scioglimento dell’ente. Nonostante i tagli e le difficoltà, la Provincia continua ad esercitare il suo ruolo con decoro e dignità e lo faremo fino all’ultimo giorno. Chi pensa all’autoscioglimento forse ritiene di fare un favore a qualcuno? E quel qualcuno è in grado di risolvere i problemi dell’ente?”.

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