Mappa del 1912 e del 1983
Secondo il documento storico ritrovato da Giovanni Di Giandomenico, si dimostra che le residenze del tratto di costa sud soggette a sequestro e sanzioni per centinaia di migliaia di euro non sono state edificate sul demanio marittimo.
Un documento, dunque, di vitale importanza presentato in Corte d’Appello a Campobasso. La riunione comunale è stata dunque l’occasione per fare il punto della situazione sulla lunga ed intricata vicenda giudiziaria che vede come protagoniste le famiglie della popolosa contrada sud della città.
Inoltre in vista di una nuova udienza prevista tra qualche giorno inerente proprio l’azione legale del Comune, presentata per dare man forte alle tesi degli abitanti della zona, l’avvocato Di Giandomenico ha sottolineato le tesi che saranno sostenute in giudizio.
Le Planimetrie del 1912 e del 1983 |
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Insomma dopo anni ed anni di cause, ricorsi, delusioni ed amarezze, i residenti di Rio-vivo intravedono uno spiraglio di “salvezza”, una via d’uscita dalla difficile situazione in cui si sono venuti a trovare.
Secondo l’altro legale che segue la problematica, l’avvocato Ettore Giacobone, nell’originaria planimetria erano presenti due linee di demarcazione, una che separava l’area dello Stato da quella dei privati ed una seconda che divideva, nell’ambito del territorio statale, il demanio marittimo dal terreno disponibile. Ebbene nella carta geografica della Capitaneria quest’ultima demarcazione è scomparsa, non è presente.