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CAMPOBASSO _ Non avevo alcuna intenzione di alimentare la sequenza di comunicazioni che si sono succedute alle mie dimissioni da coordinatrice provinciale IDV, ma purtroppo devo ancora contribuire a questa querelle dopo la nota del Senatore Astore a cui è seguita quella della Dottoressa Gatti o meglio, della madre fondatrice del movimento politico di Di Pietro. Voglio ribadire che non tutti hanno il coraggio di ammettere di collaborare con un partito che non riesce a creare una squadra duratura perché il suo presidente Antonio Di Pietro impone le proprie idee con un modus operandi dittatoriale. Quelli che hanno replicato alle mie dimissioni sono fortemente in obbligo con il presidente dell’ IDV per rapporti di amicizia e perché titolari di incarichi. I riferimenti al mio rapporto di lavoro con il Dott. Fratipietro come motivo di determinazione della mia scelta è limitativo. Quando ormai il Dott. Fratipierto era in rotta con il partito, io continuavo a sostenere l’IDV, partecipando a congressi e comizi a sostegno della figura di Massimo Romano. La decisione piovuta ancora una volta dall’alto così, senza la minima richiesta di condivisione, della candidatura Gatti ha acuito la mia delusione e motivato la mia scelta ma non, come dice il Senatore Astore, per sostenere il PDL. Questo accadimento mi allontana non solo dall’ IDV, ma dal mondo politico in genere.

E’ meschino etichettare una scelta politica come ricerca di notorietà, probabilmente la Gatti, esperta in sorrisi, pettinature e profili migliori, dà alla presenza della foto sui giornali una rilevanza tale da giustificare ogni cosa. Io non ho bisogno di grandi imprese, sono solo una donna che lavora, che fa la madre e che ha ritagliato un suo spazio per contribuire ad una aggregazione fra donne. Ho ancora tanto da imparare ma, con mio rammarico poco ho imparato da una donna che afferma ” sono stata fra i fondatori di questo movimento a livello territoriale, da dieci anni a questa parte”. Piccolo inciso: la Dottoressa Gatti dimentica che è stata definita, in occasione della sua presentazione come candidata alle europee, ” donna senza esperienza politica” proprio da Antonio Di Pietro, senza offendersi in questo caso.

Vorrei inoltre consigliare alle coordinatrici mie ex colleghe: Norma Peruzzini e Giuseppina Sassi, alla luce di quanto affermato dalla Dottoressa Gatti, di rendere nota la loro posizione perché, è giusto capire se continuare a militare per il partito darà a loro un riconoscimento o qualcuno le dirà “ma quale incarico avete?”. Dimenticavo: mi dimetto anche dall’incarico come componente del comitato elettorale IDV per le amministrative, sempreché, lo spero di cuore, la Dottoressa Gatti ne riconosca la validità.

Maria Grazia La Selva
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16 Commenti

  1. Complimenti per la replica di classe che ha rifilato ai nuovi personaggi emergenti importanti dell’IDV.
    In questa storia se c’è qualcuno che dimostra di non aver capito niente è proprio l’illustre sconosciuta Gatti.
    Mi dispiace solo che lei, sig.ra La Selva si sia prodigata fino ad ora in un ruolo che a quanto pare non esiste più dal momento in cui ha deciso di liberarsene.
    Questo purtroppo è il partito di Di Pietro…o ti conformizzi o ti annullano

  2. Non pretendo di convincere il mondo intero, dico semplicemente a chi dice che la “politica è cosa seria” e chi giustamente parla di “coerenza” che forse certe bombe ad orologeria,ad una settimana dalle elezioni, dimostrano che la politica è troppo spesso strumentalizzata e utilizzata per dare colpi bassi alle persone, più che un contributo ad una società migliore come si dice soltanto a parole nei comunicati. O sbattere una porta che poteva essere sbattuta molto tempo prima, o molto meno platealmente, è sinonimo di coerenza e serietà? Io non credo. Credo che la politica seria si faccia lavorando, nei luoghi e nei tempi opportuni, anche con un confronto duro e critico, se occorre. Questa politica urlata ed isterica non mi pare faccia il bene di nessuno: sono sempre stata, e lo sono ancora, più che pronta a confrontarmi sui fatti. Le accuse gratuite, i veleni conservati per tempo, le idee ed i proclami fatti sempre “contro” qualcuno e mai “per” costruire qualcosa sono la faccia peggiore della politica, e se la gente si è stancata, forse le responsabilità si possono ricercare anche in fatti come questo…

  3. CONDIVIDO PERFETTAMENTE, MA PURTROPPO NESSUN PARTITO OGGI IN ITALIA BASA LA PROPRIA POLITICA SUL RISPETTO DELLA PERSONA E DELLA SUA DIGNITA’. I RISULTATI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI…PER NON FARE RIFERIMENTO POI ALLE QUESTIONI NAZIONALI…DICIAMOLO: I BIG DELLA NOSTRA POLITICA, TUTTI MESSUNO ESCLUSO, NON SOLO NON DANNO L’ESEMPIO MA CONTRIBUISCONO IN PRIMA PERSONA A DISSOLVERE LA POLITICA. NON A CASO SONO IN TANTI A RIMPIANGERE LA PRIMA REPUBBLICA (BERLINGUER SI CONFRONTAVA/COMBATTEVA E SOLLEVAVA LA QUESTIONE MORALE SENZA ATTACCARE VERBALMENTE/PERSONALMENTE GLI AVVERSARI!).UN CONFRONTO SERIO SU QUESTO TEMA ANDREBBE APPROFONDITO SERIAMENTE PER IL VERO RINNOVAMENTO DELLA POLITICA LOCALE E NAZIONALE. AUGURI A TUTTI E BUON LAVORO.

  4. propaganda elettorale
    Ritengo che chi inizia la campagna elettorale con un esposto in Procura (comunali di CB) e alimentando un clima di sospetto e ipotizzando solo delinquenze non può lamentarsi di bombe ad orologeria presunte, e ancor più dei proclami fatti sempre “contro” come afferma la Gatti. La “politica” dell’IDV è improntata proprio a percorrere quasi esclusivamente questa strada visto che fa presagi catastrofistici, ipotizza reati di qualsiasi genere, irride e non riconosce gli avversari ma li demonizza solo e poi accadono fatti come al Presidente della provincia beneventano sostenuto dall’IDV.Meditate gente, meditate. Con Osservanza

  5. Gentile Spezzano, Lei saprà che Voto di scambio e abuso d’ufficio sono i reati ipotizzati dalla procura di Campobasso che ha aperto un’inchiesta sul voto di scambio alle elezioni Comunali del capoluogo molisano.Quando Romano lo ha denunciato, tutti l’hanno deriso: ora che le indagini sono chiarissime (i due indagati appartengono allo stesso schieramento politico, si parla di consensi comprati per 50-100 euro ad elettore ed il caso è affidato al sostituto procuratore Fabio Papa)direi che i fatti ci sono, e sono perseguibili, altro che clima di sospetto! O anche Lei è fra quelli che ritiene queste pratiche odiose una prassi tutta meridionale neanche troppo grave?
    Forse è questo il problema italiano: si confonde il rispetto delle regole con il giustizialismo, e si perdonano i peccati mortali più facilmente di quelli veniali. Se cambiasse l’atteggiamento della gente verso l’illegalità, questo partito risulterebbe meno odioso e forse la società funzionerebbe meglio.
    Se c’è bisogno di fare trave ogni pagliuzza di casa nostra, mentre altrove ci sono impalcature di cemento armato, qualcosa nel dibattito politico dev’essersi perso…

  6. risposta
    La mia storia personale e politica è davanti agli occhi di tutti e la mia onestà e serietà anche. E’ evidente Sig.ra Gatti che non mi sono spiegato e ci riprovo: non è possibile intendere la campagna elettorale e il fare politica paventando catastrofismi, delinquenze, ecc verso tutti gli avversari politici. Nessuno può definirsi angelo ma soprattutto non si DEVE permettere di definire diavoli tutti gli altri e soprattutto quelli che non la pensano allo stesso modo. Parliamo di cose da fare e non IPOTIZZIAMO e ripeto IPOTIZZIAMO catastrofismi ecc.La società funziona benissimo, la democrazia pure ed è formata da MILIONI di persone oneste. Vivaddio.
    P.S.al Sig. Pampero non rispondo perchè gli manca il coraggio di firmarsi. Ai vili non si risponde. Se si firma e ne ha il coraggio spieghi le sue affermazioni…..Naturalmente davanti ad un giudice visto che “la moda” si vuole per forza sia quella, oppure taccia visto che è evidente che non mi conosce neanche da lontano.

  7. Il Tapiro del giorno a Erminia Gatti
    Dalla Gazzetta del Molise del 14.10.09
    “…L’esempio più eclatante è quello di Erminia Gatti, …un incarico di consulenza dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo,…Un modo che vale un doppio tapiro a Di Pietro e alla Gatti…”