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CAMPOBASSO _ Domani sarà in discussione presso il Consiglio regionale la legge di riforma del settore commerciale. Seguirà i lavori con la dovuta attenzione una delegazione di Confcommercio, guidata dal Presidente Paolo Spina che sulla delicata e importante questione ribadisce la posizione dell’organizzazione sindacale. “Abbiamo inviato a tutti i consiglieri regionali copia di un articolo apparso sulla stampa di Torino in cui viene illustrato il nuovo orientamento dell’amministrazione regionale piemontese in merito alle aperture domenicali. Si tratta di un orientamento più rispettoso delle reali esigenze delle piccole imprese e meno sbilanciato verso la grande distribuzione organizzata. Riteniamo che si tratti di un passaggio importante, che segna una svolta significativa in una delle regioni a più alta densità commerciale d’Italia. Crediamo quindi che il consiglio regionale molisano non possa non tener conto di questo fondamentale passaggio e, addirittura, pensare di porsi in modo controcorrente rispetto ad esso. Sarebbe una scelta paradossale, specie se si considera la funzione sociale e l’importanza che la microimpresa commerciale riveste, ancor più che nel Piemonte, nella nostra regione.

Per questo continuiamo a chiedere una buona legge che punti su alcuni fattori centrali: a) tendenziale uniformità delle aperture domenicali sul territorio molisano e limite ragionevole alle stesse; b) ruolo di supporto nella scelta delle date di apertura da parte dell’osservatorio regionale al commercio, che deve essere un organismo terzo di natura tecnica, snello ad alta professionalità e che coinvolga in modo deciso il partenariato economico; c) ponderazione delle politiche di apertura domenicali della grande distribuzione da parte di soggetti potenzialmente non deboli rispetto alle pressioni della Gdo, come potrebbero essere i sindaci e gli amministratori dei comuni, specie quelli di dimensioni più ridotte; d) possibilità di apertura domenicale specie in occasioni di appuntamenti tradizionali (sagre, fiere, mercati tradizionali) limitata al solo commercio di vicinato.

Domani porteremo avanti queste nostre idee, che ci sembrano le più equilibrate per uno sviluppo reale della fragile economia molisana, tanto più in un momento di crisi epocale come quello che stiamo attraversando. Alla politica e ai consiglieri regionali chiediamo soprattutto lucidità ed equilibrio, evitando di farsi illudere da promesse di posti di lavoro che poi si rivelano spesso fonte di precariato e di traumi sociali, i cui costi vengono sovente scaricati sulla collettività (cassa integrazione eccetera). Si tratta di una legge fondamentale per l’economia molisana, il cui buon esito è cruciale: una equilibrata normativa potrà rilanciare non solo il comparto commerciale regionale ma l’intera prospettiva di sviluppo economico locale; una legge squilibrata invece potrebbe precipitare il sistema produttivo molisano in una profonda e gravissima crisi di sviluppo e di crescita”.

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