CAMPOBASSO _ Si è tenuta stamani, martedì 17 novembre, presso la sede del Consiglio Regionale, l’incontro promosso dai consiglieri del centrosinistra con i rappresentanti regionali del settore del commercio ed i sindacati di categoria. Tutti hanno ribadito le preoccupazioni già espresse nei giorni scorsi, dopo l’approvazione in II Commissione della proposta di legge n°135. Tanti e qualificati gli interventi che hanno focalizzato i punti critici della proposta: Paolo Spina, della Confcommercio ribadisce l’esigenza di una legge dinamica, con punti d’equilibrio per tutti, uniforme sull’intera regione, capace di considerare tra le altre anche le consuetudini e le peculiarità di alcuni territori. Per Marchitelli, sempre di Confcommercio, l’attenzione va focalizzata in via prioritaria sulle difficoltà che vivono oggi le piccole e medie imprese del settore. Anche la CONFESERCENTI, presenti Antonio D’Agostino e Stefania Pedrazzi, concorda sul ruolo fondamentale che deve avere l’osservatorio regionale sul commercio, organismo primo deputato alla verifica della corretta attuazione della norma, del quale si chiede che il parere sia vincolate per le scelte adottate dall’amministrazione. Giulia D’Ambrosio, di Commercio Attivo, parte dall’analisi che vede le zone interne più penalizzate, anche a causa di una viabilità che disincentiva gli spostamenti dei consumatori, e quindi conferma la necessità di un piano di iniziative ed eventi in grado di stimolare anche quelle zone. La Filcamcgil attraverso l’intervento di Franco Spina e la Uiltucs con Pasquale Guarracino ricordano l’esigenza per una legge regionale di rispettare prioritariamente i diritti di tutti i lavoratori, sia quelli operanti nella grande distribuzione che quelli della piccola e media.

A conclusione del dibattito le riflessioni dei consiglieri regionali che con Pangia hanno rimarcato la necessità di una legge regionale di riordino, ma comunque scritta con il contributo di tutti gli attori, spinti dal comune obiettivo di un Molise ad alta vivibilità. Concetto ripreso anche dal consigliere Natalini che aggiunge come non sia da sottovalutare però il ruolo sociale che nel tempo i centri commerciali hanno acquisito. Il segretario regionale del PD, Danilo Leva, ricorda invece come non siano serviti a nulla i due anni di concertazione alla luce di un testo che non ha recepito le proposte di sindacati ed associazioni di categoria.

Raggiungere il punto d’equilibrio tra le necessità della grande distribuzione e quelle del piccolo imprenditore rappresenta per Leva la chiave di volta per il successo della norma. Le conclusioni dell’intensa giornata sono toccate al capogruppo D’Alete che, felice della qualità del dibattito a conferma della necessità per una legge come questa di una reale condivisione delle scelte, ha sostenuto l’importanza di non esser frettolosi su un tema così delicato, rimarcando come sia centrale il ruolo dell’osservatorio regionale e al contempo la possibilità di sperimentare la ricaduta di alcune decisioni prima di apportare modifiche alla normativa vigente. D’Alete in ultimo ha tenuto a puntualizzare come sia essenziale che la regola valga per tutti, e che le poche e necessarie deroghe debbano immaginarsi solo per alcune macroaree. Un primo risultato l’ampio fronte contrario alle nuove disposizioni l’ha già ottenuto con il rinvio in commissione della proposta di legge.

                                                                                        Segreteria Capogruppo DS-PD Molise Pardo Antonio D’Alete

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