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VENAFRO _ Domani in Irlanda i cittadini saranno chiamati ad esprimersi, attraverso un referendum, sul trattato di Lisbona. La decisione che uscirà dalla urne sarà fondamentale per il futuro assetto dell’Unione Europea. Alla vigilia dell’importante appuntamento l’eurodeputato del PdL Aldo Patriciello è così intervenuto: “Non ci sarà una terza opportunità per l’Irlanda dopo il ‘no’ espresso nel giugno scorso. E’ compito di ciascun rappresentante delle istituzioni europee esprimere l’auspicio che il risultato del referendum irlandese consegni definitivamente la vittoria al ‘sì’. Ciò porterà all’Europa un nuovo assetto che si sta studiando da anni: sarà più democratica, più trasparente e più efficiente. Dalla risposta dei cittadini irlandesi dipenderà la nuova architettura istituzionale dell’Ue. Poi toccherà alla Repubblica Ceca e alla Polonia. E’ perciò fondamentale il risultato dell’Irlanda: in ballo ci sono le riforme indispensabili per far funzionare meglio l’Unione”.
Il Trattato di Lisbona, noto anche come Trattato di riforma, è il trattato redatto per sostituire la Costituzione europea bocciata dal ‘no’ dei referendum francese e olandese del 2005. L’accordo recepisce gran parte delle innovazioni contenute nella Costituzione europea ma, rispetto alla stesa, sono state introdotte delle modifiche. Tra queste quella che riguarda il “ministro degli Esteri” europeo che tornerà a chiamarsi “alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune” e sarà anche vicepresidente della Commissione europea. Vengono, inoltre, meglio delimitate le competenze dell’Ue e degli Stati membri. Il Trattato è stato ratificato da quasi tutti gli stati firmatari, prevalentemente per via parlamentare, nel corso del 2008.
Al centro dell’evento, intitolato “La solidarietà con gioia” e dedicato a Suor Elvira Tutolo, si è discusso della difficile situazione in cui versa la...