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COLLETORTO _ Il Parroco di Colletorto, Don Mario Colavita scrive al Presidente della Provincia di Campobasso “bacchettandolo” pesantemente a proposito della promessa non mantenuta di completamento del ponte sul fiume Cigno.
“Prima di tutto mi permetta di augurarLe il buon anno 2009, sia davvero un anno di serenità soprattutto di comune impegno per la provincia di Campobasso, per gli esponenti di maggioranza e minoranza chiamati dal voto dei cittadini sovrani al buon governo di un territorio non facile. A lei, Sig. Presidente, il mio augurio perché possa trovare e invogliare al buon lavoro tutti coloro che hanno responsabilità politiche e amministrative nella nostra provincia di Campobasso. Con la presente colgo l’occasione per rivolgerle un pressante appello, in modo particolare Le voglio far notare come da quasi un anno promesse, garanzie, patti non sono stati mantenuti circa il completamento del ponte sul torrente Cigno che dovrebbe collegare la Strada provinciale 148. E’ uno spettacolo indecoroso e incivile vedere come il ponte sul torrente Cigno viadotto “Lago Luppolo” (doveva essere inaugurato nel giugno del 2008, secondo l’assessore di allora) è fermo per non so quale problema tecnico o amministrativo o persino politico.Non solo, prima di Rotello, da alcuni mesi si è fatta più evidente la frana che ha costretto i tecnici alla restrizione ad una sola corsia. Con le frane, per favore, non scherziamo, i paesi: Rotello, S.Croce di M., Bonefro, Montelongo, S.Giuliano di P. e Colletorto, rischiano l’isolamento cosomai la frana dovesse “travolgere” ponte e tutto… E se ciò non bastasse, la strada provinciale 40 tra Colletorto e San Giuliano, e la Sp 73 tra Colletorto e il confine con la Puglia, versano in pessime condizioni costituendo un grave pericolo per gli automobilisti e i mezzi pesanti impegnati nei lavori di ricostruzione post-terremoto. A dire il vero, caro presidente, noto un certo abbandono al grido e al legittimo diritto di tanti cittadini ad esigere non per compiacenza o per pietà strade efficienti e sicure. Ogni giorno centinaia e centinaia di lavoratori, papà e mamme di famiglia, giovani, si recano al lavoro percorrendo la SP 148 non sicura e malmessa.Sono consapevole che le risorse economiche non bastano e che i km da sistemare sono troppi, ma le giustifiche, le dilazioni mi creda, non bastano più. Vorrei, presidente, invitare i cittadini dei paesi del cratere perché possano far valere i loro diritti, scegliere con più attenzione e oculatezza coloro che sono chiamati ad assicurare il bene di tutta la provincia di Campobasso. Caro presidente, mi permetta di farle una sola domanda: ma a Lei le sta veramente a cuore questa parte della provincia?”. don Mario Colavita
parroco di Colletorto