TERMOLI – Il Comitato no Tunnel da ormai quattro anni ha contribuito a portare a conoscenza della popolazione la vera natura del progetto del Tunnel e delle opere annesse con il quale l’Amministrazione, per mezzo del project financing, utilizzato in questo caso in modo sbilanciato in quanto al soggetto promotore non si concede solo la compensazione necessaria al rientro dell’investimento ma gran parte della proprietà delle opere previste, sta di fatto espropriando un pezzo di città pubblica situato in posizione strategica (vista mare, vicino alle spiagge e alla città storica), per regalarlo ad un privato, in deroga ad ogni strumento di pianificazione.
Ai cittadini è stata negata con cavilli burocratici la possibilità di pronunciarsi sull’opera attraverso lo strumento del referendum consultivo, previsto dal regolamento comunale; 3000 firme (più del 10% degli aventi diritto al voto) raccolte in un mese per una petizione popolare contro il progetto sono state trattate come carta straccia dal sindaco.
Domanda n.1
Nel caso dovessi essere eletto, ti impegnerai per scongiurare il rischio di realizzazione di un’opera tanto impattante quanto inutile per la cittadinanza, interrompendone l’iter con tutti i necessari provvedimenti amministrativi in autotutela?
La negazione del Referendum Consultivo sul “Progetto Tunnel” costituisce un duro colpo inferto al diritto di espressione dei cittadini, vero attentato alla democrazia, il “peccato riginale” di un iter amministrativo contrassegnato da una procedura dubbia se non apertamente illegittima, tanto da essre tuttora al vaglio della magistratura.
Ritieni importante che i progetti riguardanti le trasformazioni urbanistiche e i lavori pubblici di grande rilevanza siano sottoposti al giudizio dei cittadini tramite Referendum e che questo istituto di democrazia diretta vada potenziato, oltre ad adottare altre forme di partecipazione?
I 5 milioni di finanziamento pubblico PAR Molise Risorse FSC 2007/2013 Linea di intervento II.A – Accessibilità Materiale APQ Viabilità II atto integrativo destinati esclusivamente alla realizzazione del tunnel e del parcheggio interrato (vedi Accordo di Programma Quadro sottoscritto dalla Regione Molise,Comune di Ternmoli e Ministero delle Infrastrutture) possono essere recuperati tramite una “riprogrammazione” dell’intervento e la sottoscrizione di un nuovo Accordo di Programma che preveda una diversa destinazione dei fondi stessi.
Sei pronto ad impegnarti affinché, nel minore tempo possibile il Comune di Termoli appronti un Progetto di Manutenzione Straordinaria e la Messa in Sicurezza della viabilità comunale che versa nelle condizioni più disastrate per un importo pari ai 5 milioni da riprogrammare?
Il Progetto Tunnel è un esempio pericoloso di svendita ai privati di beni pubblici che dovrebbero essere inalienabili. Non si tratta più dell’unico caso: la progettata alienazione a prezzi irrisori dell’Istituto Tecnico Nautico, della scuola media Schweitzer e della ex- Caserma dei Carabinieri ne rappresenta un ulteriore e preoccupante esempio.
Domanda n.4
Ritieni che gli immobili pubblici attualmente in fase di alienazione sia invece opportuno mantenerli di proprietà comunale al fine di riutilizzarli o riconvertirli in spazi culturali e di aggregazione al servizio della cittadinanza?
L’intervento è stato progettato senza essere recepito nel Piano Generale del Traffico Urbano, adottato dalla precedente Giunta ma non approvato dall’attuale Consiglio Comunale, e non predisponendo prima dell’aggiudicazione dell’appalto nessun strumento di pianificazione alternativo.
Domanda n.5
In che modo e con quali strumenti pensi di risolvere le criticità e l’insostenibilità della mobilità di Termoli al fine di evitare interventi estemporanei caso per caso senza una visione complessiva dell’assetto urbano?
Il Progetto Tunnel è stato presentato anche come “Progetto di riqualificazione del centro”, nonostante privatizzi buona parte dell’area di P.zza S.Antonio e di Pozzo Dolce, attualmente destinata a verde pubblico attrezzato. Le modalità di riqualificazione attuate dall’Amministrazione non corrispondono alle buone pratiche di progettazione urbana in quanto è stata completamente delegata al privato la decisione della consistenza dell’intervento senza prima analizzare nell’ambito dello strumento di pianificazione vigente le reali necessità urbanistiche economiche e sociali del tessuto urbano interessato. Solo dopo la determinazione delle cubature è stata predisposta, per via del cambio di destinazione d’uso, la variante al PRG, non approvata dal Consiglio Regionale come prevede la norma, ma solo adottata in Consiglio Comunale in assenza della Valutazione Ambientale Strategica, obbligatoria per legge.
Domanda n.6
Pensi che sia percorribile progettare interventi di riqualificazione urbana al di fuori degli strumenti programmazione e di pianificazione del territorio oppure credi che tale approccio trasferisca di fatto le scelte urbanistiche ai privati con maggior potere economico attraverso accordi di programma,compensazioni, project financing ecc…?
In quale modo e con quali strumenti pensi di affrontare le disarticolate trasformazioni urbane, subite da Termoli negli ultimi decenni, che rendono inadeguato l’attuale Piano Regolatore Generale redatto circa cinquant’anni fa con un quadro di riferimento oramai profondamente alterato e con ambizioni non congrue al modello di sviluppo sostenibile verso cui la nostra città dovrebbe tendere?
Comitato e Coordinamento No Tunnel
PER RISPONDERE ALLE DOMANDE
L’INVITO A RISPONDERE ALLA DOMANDE È RIVOLTO A TUTTI I SINDACI E CONSIGLIERI COMUNALI CANDIDATI ALLE AMMINISTRATIVE DEL COMUNE DI TERMOLI DEL 26 MAGGIO 2019
Sì alla riqualificazione
Ovviamente non si può rispondere in poche parole a tutte le domande poste in forma tanto articolata: la sfida è impari! Sono favorevole al progetto, che sposterà circa 800 autovetture dalla strada al sottosuolo, poiché anche le auto di chi acquisterà un box saranno tolte dalle strade e ci saranno ulteriori posti disponibili. Diminuiranno traffico ed inquinamento. Termoli disporrà di nuove strutture che influiranno anche sul turismo: oggi pozzo dolce è orrendo e irrecuperabile, va solo demolito. Ci sarà un teatro di cui Termoli ha bisogno. Non mi scandalizza che un tale investimento da parte di un privato sia compensato dall’acquisizione di parte delle opere realizzate: quale imprenditore lavorerebbe senza un ritorno economico? Le critiche sterili sono sempre facili e gratuite, ma da circa 30 anni si parla del parcheggio sotto Piazza S.Antonio e sinora nessuno è riuscito a realizzarlo: il voto al Sindaco Sbrocca servirà a raggiungere questo obiettivo e molti altri, quali la nuova Piscina Comunale, la soluzione del problema depuratore, il corso di laurea in Eno-Gastronomia…
A Termoli servono FATTI e Sbrocca è il sindaco giusto per concretizzarli.