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TERMOLI – Taniche di formaldeide stipate in un locale sottarreno dell’Asrem di Termoli in maniera poco ortodossa. E lo sversamento di sostanza da uno dei contenitori stoccati da diverso tempo, in una stanza nei livelli interrati dell’edificio, ha fatto scattare l’emergenza ambientale all’interno dello stesso stabile. Azienda sanitaria di via del Molinello: scatta l’incidente e la bonifica condotta nel più assoluto silenzio di sostanze pericolose.
L’episodio è accaduto diversi giorni addietro ma solo ieri è stato appreso dagli operatori in servizio, resisi conto solo ora della gravità dell’accaduto. La formaldeide è una sostanza utilizzata per la conservazione degli organi umani. Secondo gli studi dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) vi è sufficiente evidenza per affermare che sia cancerogena per l’uomo ed in particolare causi il cancro del nasofaringe (rinofaringe) e leucemia. L’esposizione a tale composto è stata associata al cancro del seno nasale.

E’, inoltre, uno dei più diffusi inquinanti di interni ed a concentrazioni nell’aria superiori a 0,1 ppm (parti di milione) può irritare per inalazione le mucose e gli occhi. L’ingestione o l’esposizione a quantità consistenti sono potenzialmente letali.

Di conseguenza la fuoriuscita di una certa quantità di sostanza, sembra alcuni litri, da uno dei contenitori stipati in una stanza, ha preoccupato non poco i dirigenti che hanno contattato un’azienda pugliese, specializzata in tali tipologie di intervento e smaltimento di sostanze, per procedere in tempi brevi alla ripulitura del locale ed allo smaltimento di tutte le taniche, trasferite in una discarica in Puglia. Dunque, anche l’Asrem termolese aveva una sorta di “cantina” piena di sostanze inquinanti stoccate in maniera sembrerebbe troppo “casalinga”.

Nei sotterranei, nei giorni scorsi, sono intervenuti dei tecnici abbigliati con tute particolari, mascherine, calzari e guanti per poter evitare il peggio. Sembra che questi ultimi abbiano dovuto forzare la porta d’ingresso per poter entrare nella stanza dove è stata verificata la perdita di formaldeide.

Qualora lo sversamento fosse stato più copioso, sarebbe stato necessario l’evacuazione di alcune zone dell’edificio. Una vicenda venuta a “galla” solo negli ultimi giorni che ha lasciato senza parole gli stessi dipendenti, molti dei quali non erano a conoscenza della presenza di oltre 200 litri di tale sostanza in uno scantinato dell’azienda sanitaria, in taniche lasciate l’una vicino all’altra in un locale chiuso. A seguito dell’incidente, comunque, la zona è stata subito transennata e resa ulteriormente inaccessibile. Ora la situazione è tornata alla normalità.