![La fiaccolata in difesa della Carresi (galleria fotografica) La fiaccolata in difesa della Carresi (galleria fotografica)](https://microstudio.it/my/wp-content/uploads/Cronaca/Molise/CarresiFiaccolata2015.jpg)
Massimo Caravatta, primo cittadino di San Martino in Pensilis, commenta così: “Questa tradizione deve essere difesa, va avanti da millenni ed è legata alla fede ed al nostro Santo Patrono San Leo e ci teniamo particolarmente. Non nascondiamoci dietro ad un dito: la Carrese ogni anno attira migliaia e migliaia di persone e questo aiuta il Molise nella valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici, aiutando le popolazioni a mantenere il territorio vivo ed attrattivo”.
“Sono qui su delega del Presidente De Matteis per dare conforto, appoggio morale e contributo politico e tutelare la tradizione di questi tre paesi di origine arbëreshë – racconta Di Labbio – Anche se a Campomarino non abbiamo questa corsa ne condividiamo il territorio visto che i carri partono del nostro comune”.
Per il sindaco di Montecilfone Pallotta la storia va difesa: “Vengo quasi tutti gli anni e conosco l’importanza che ha la Carrese per le popolazioni che la vivono. Sono qui a rappresentare il mio Comune per dare un segnale forte e per non far morire questa tradizione, riservandoci di intervenire anche alle iniziative future. E’ un peccato che la corsa debba interrompersi in questo modo, soprattutto dopo l’impegno della popolazione per preparare tutto fin nei minimi dettagli: un anno intero di lavoro in vista di questa giornata di festa che quest’anno rischia di non celebrarsi”.
Don Nicola Mattia, parroco di San Martino in Pensilis, spera che “la corsa si faccia per il bene dell’intera comunità, perché la Carrese rappresenta soprattutto un momento di aggregazione religiosa e di accoglienza familiare. Ogni anno le famiglie si riuniscono assieme ed ospitano anche le persone che visitano il paese in quest’occasione. Non possiamo rinunciare a tutto questo”.
Oltre ai sindaci dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno ed agli onorevoli Venittelli, Leva e Fanelli anche il Presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura ha voluto dare il suo personale contributo partecipando alla manifestazione. La decisione del tribunale, laddove il ricorso presentato questa mattina non venisse accolto, influirebbe anche sulle Carresi di Ururi (prevista il 3 maggio) e quella di Portocannone del 25 maggio. Proprio su quest’ultima sono riposte le speranze degli appassionati: manca poco meno di un mese alla manifestazione e c’è tutto il tempo per presentare un ricorso ed ottenere una data per l’appello. “Anche nel caso in cui dovessimo vincere e ci diano il nulla osta per la corsa, se San Martino ed Ururi non correranno non lo faremo nemmeno noi”, commentano i tanti residenti portocannonesi presenti. Una vera e propria solidarietà che va ben oltre i colori di appartenenza delle diverse fazioni.