CAMPOBASSO _ Ho letto su un autorevole giornale locale (forse si tratta di mera provocazione!) la proposta di una donna nel listino come specie protetta, e questo mi rattrista molto, poiché il messaggio che alcune settimane fa lanciai in qualità di Consigliera di Parità della Regione Molise invitava il Presidente della Regione Sen. Michele Iorio ad inserire una presenza femminile nel listino maggioritario come garanzia alle donne di essere rappresentate, quindi elette e non solo di partecipare o, ancora peggio, come è accaduto di fare da ruota di scorta o, meglio, procacciare voti per il candidato leader.
Per fortuna abbiamo avuto qualche eccezione, e mi riferisco alla rappresentanza femminile nella Giunta regionale uscente. Le donne non sono una specie protetta e non chiedono, anzi non hanno mai chiesto di essere relegate in una sorta di riserva indiana. La presenza femminile vuole affermare invece una questione di principio, e ribadisco anche l’introduzione del merito nella selezione delle classi dirigenti a livello istituzionale. L’elemento di genere nelle elezioni non va considerato solo in termini numerici ma anche e soprattutto in termini di una differente progettualità politica.
L’esigenza e la richiesta legittima di accrescere quantitativamente e qualitativamente il numero delle donne nelle Istituzioni rappresentative e di governo, significa conseguire una effettiva parità nell’accesso alla rappresentanza come garanzia di democrazia. Sono fiduciosa nel futuro e pertanto sono certa che nel prossimo governo regionale la presenza femminile sarà più che adeguata.
Giuditta Lembo, Consigliera di Parità della Regione Molise