CAMPOBASSO _ Il 26 Aprile 1986 all’1 e 23 si verificò un’esplosione nella centrale nucleare ucraina di Chernobyl durante un test di “sicurezza”, errori umani e tecnologia difettosa provocarono il più grande disastro nucleare della storia mondiale. Si liberò nell’aria una radioattività cento volte superiore a quella delle bombe americane lanciate su Hiroshima e Nagasaki, le autorità russe iniziarono ad allontanare la popolazione dopo 36 ore dall’esplosione, ci vollero dieci giorni perché si riuscisse a bloccare la fuga di radiazioni, le prime vittime del più grande disastro nucleare furono proprio i numerosi uomini che lavorarono per “contenere” i danni.
L’incidente venne classificato come livello 7….A distanza di 25 anni la storia si ripete e con le medesime conseguenze. L’11 marzo 2011 un terremoto devastante in Giappone ha fatto riemergere la paura del disastro nucleare in tutto il Mondo. Tante Nazioni stanno abbandonando la soluzione nucleare sui propri territori ad eccezione dell’Italia, che invece continua a ribadire che non ci sono pericoli e che la paura è dovuta alle emozioni del momento derivate dal disastro di Fukushima. Non è assolutamente così!!! L’Italia non ha bisogno del nucleare, non ha bisogno di tecnologie obsolete, ha bisogno di investire nel risparmio, in efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili pulite.
Coordinamento Regionale EcoDem Molise